«Non credo che Rossi sia un candidato di sinistra. Rossi ha fatto delle scelte che sono evidenti a tutti. Ha deciso che la Toscana sia il laboratorio di applicazione del Jobs Act, ha deciso di non applicare il risultato referendario del 2011 e di procedere con la privatizzazione dell’acqua, ha varato una contro-riforma sanitaria che di fatto smantella la sanità pubblica e porta verso la privatizzazione progressiva della sanità toscana, sta dando soldi alle scuole private. Sono una serie di scelte che non solo non sono di sinistra, ma non vanno incontro al bene comune. Noi crediamo che il modello sociale toscano, quello che ci ha resi famosi per decenni che è stato capace di mettere insieme servizi pubblici di qualità, garantiti a tutti, una forte solidarietà sociale sia stato chiuso dal Pd di Renzi e Rossi. Quella che era una positiva anomalia toscana, è ormai alle spalle. Noi vogliamo riaprire questa anomalia». Così Tommaso Fattori, leader della lista del Sì, sostenuto anche da Sinistra Ecologia e libertà, che questa mattina ha inaugurato a Firenze il proprio comitato elettorale in via delle Carra.
Contro la Guerra tra poveri Fattori ha poi spiegato i temi prioritari della sua campagna elettorale. «Una sanità più equa, un piano straordinario per il lavoro, reddito di cittadinanza sono le basi della nostra sinistra e un piano di piccole opere per il territorio – ha aggiunto l’ex leader del social forum di Firenze –. Siamo legati ad una lista che si chiama ‘Si’ perché si propone come alternativa di governo all’attuale amministrazione della Regione. Vogliamo unire ciò che la crisi ha diviso. Unire ciò che le politiche di Rossi e di Renzi, a partire da quelle del Jobs Act, hanno diviso, facendo sì che diventiamo persone che sono una contro gli altri. Dobbiamo rifiutare la guerra fra poveri. Il nostro avversario principale non è solo il Pd di Rossi ma anche le destre ed in generale il Patto del Nazareno più o meno esplicito che continua ad attuarsi. Ricordo che gli emendamenti del Pd e di Forza Italia al piano paesaggistico della Toscana erano una la fotocopia dell’altro, e che la legge elettorale con cui stiamo andando a votare è frutto di un accordo fra Pd e Forza Italia. Siamo alternativi dunque anche alle larghe intese. Non ci sono tensioni nella nostra lista ma c’è un’armonia che da tempo non si vedeva. Noi uniamo sul piano della società: il tutto è partito dai comitati che erano legati alla lista Tsipras e che ha raccolto migliaia di adesioni, una decina di liste civiche da Arezzo a Siena, senza dimenticare Pisa, Firenze e le altre province della nostra regione, e soprattutto tanti cittadini ed associazioni che si stanno attivando e che ci stanno contattando».