ospedale3Sono in progressivo miglioramento, secondo quanto appreso da fonti mediche, le condizioni della donna di 57 anni ricoverata nel reparto di malattie infettive dell’ospedale di Ponte a Niccheri, a Firenze, perché affetta da meningite di tipo C. La paziente, sebbene l’infezione persista, sta meglio e ha iniziato ad alimentarsi in modo autonomo.

L’assessore Marroni: «Per i risultati Iss bisogna attendere» «Abbiamo avuto 12 casi di meningite C in tutta la Toscana di cui 5 nell’Asl di Empoli e tra questi 3 mortali. Non sono numeri da epidemia ma la questione è allarmante perchésono avvenuti nella stessa area». A dirlo è l’assessore toscano al diritto alla salute Luigi Marroni. «Nella zona di Empoli abbiamo attivato uno studio epidemiologico con l’Iss. Lo studio è ancora in corso e per i risultati ci sarà bisogno di settimane se non addirittura mesi. La risposta non ci darà un aiuto nell’immediato – ha sottolineato l’assessore -. Complessivamente più che il numero di casi è stata la frequenza ad allarmare, unità alle tre morti in un mese di tempo che ha aggravato la percezione del fenomeno».

Al via vaccinazione per gli adulti Intanto nel territorio empolese «da oggi tutti gli adulti dai 19 ai 45 anni potranno andare dal loro medico per potersi vaccinare in maniera volontaria contro la meningite C. Potenzialmente sono 82 mila persone. Oggi praticamente parte la vaccinazione sugli adulti. Ieri sono arrivati vaccini e sono stati distribuiti a 174 medici di famiglia. Per i minorenni stiamo organizzando una risposta adeguata e prevediamo di svolgere 7 mila vaccinazioni da qui a maggio». Lo ha detto il direttore della Asl 11 di Empoli Monica Piovi che ha ricordato che per i 3 casi di decesso avvenuti nel territorio empolese, è emerso che «un solo caso, il ragazzo di 13 anni, era vaccinato contro la meningite ma non aveva fatto il richiamo. Nel caso del ragazzo di 17 anni, avevamo invece agli atti che i genitori avevano rifiutato di vaccinarlo quando era bambino. A volte, purtroppo, le campagne mediatiche contro le vaccinazioni condizionano, senza che la popolazione si renda conto degli eventuali rischi».