«Stiamo cercando di capire con esperti ai massimi livelli se i tre episodi di meningite a Empoli siano un caso o se invece ci sia una causa. Tra le ipotesi a cui stiamo lavorando è che alcuni subceppi di influenza, che hanno diffusione locale, possano indebolire complessivamente una persona e aprire la strada alla meningite. E’ una delle varie ipotesi a cui gli esperti stanno lavorando, e in questo momento non è ne’ confermata ne’ smentita». Lo ha detto l’assessore toscano al diritto alla salute Luigi Marroni rispondendo ai giornalisti che chiedevano se fosse possibile un collegamento tra la mancanza di vaccini antinfluenzali avvenuta nei mesi scorsi in Toscana e i tre casi di meningite nell’empolese.
Marroni: «Nessun allarme» «In generale comunque – ha aggiunto – l’influenza genera una indebolimento dell’organismo e può favorire altre malattie. Per questo la vaccinazione antinfluenzale nei soggetti a rischio è utilissima». Secondo Marroni, «in base alle statistiche non possiamo dire che c’è un allarme meningite ma è pur vero che tre casi ravvicinati nella stessa area generano un allarme di cui dobbiamo tenere conto. Non è chiaro se sia stato un caso o se effettivamente c’è una motivazione. Per questo abbiamo attivato un’indagine epidemiologica chiamando esperti al livello regionale e nazionale».
Nell’empolese vaccinazione fino ai 44 anni «Abbiamo poi deciso di effettuare – ha detto ancora – un richiamo gratuito, delle vaccinazioni contro la meningite a tutti i 12enni ma in questa fase lo faremo a tutti gli adolescenti fino a 18 anni per coprire la popolazione. Sulla zona di Empoli, in attesa che si capiscano le cause, abbiamo invece deciso di estendere la vaccinazione fino ai 44 anni».