ricercatori-300x225_1.jpgNel piccolo ma modernissimo centro medico della Fratta di Cortona, dallo scorso novembre ad oggi sono state avviate  ben sedici gravidanze e altre 200 persone sono in lista d’attesa. Sono numeri importanti  per il centro cortonese, attualmente l’unico in Italia dove si pratica la fecondazione con donazione di ovociti, superando gli altri centri. Nella struttura della Fratta, infatti, vengono svolte tutte le prestazioni di procreazione assistita, omologa, cioè con i gameti della coppia, ed eterologa, cioè con donatori esterni. «Ad oggi contiamo 14 donatori maschi e 32 donatrici femmine – ha dichiarato Luca Mencaglia, il medico responsabile del centro. Fino a oggi abbiamo fatto solo eterologhe con ovociti a fresco, cioè non congelati, cominceremo a breve a farle con il seme maschile, a giugno saremo in grado di partire. Inoltre dal 1° gennaio  2016 la nostra realtà sarà completamente pubblica, è solo una questione di tempi tecnici, è già stato tutto deciso e firmato».

Egg Sharing e donazione a specchio Il Centro Procreazione Medicalmente Assistita (PMA) dell’Ospedale della Fratta è l’unico che attualmente svolge con regolarità un servizio di donazione di ovociti non congelati. «Ci aggiriamo sui 2-3 casi la settimana – aggiunge Mencaglia – il risultato è assolutamente positivo. I nostri sistemi di Donazione a Specchio ed Egg Sharing, tramite la donazione spontanea dei pazienti, ci permettono di avere a disposizione gameti maschili e femminili non congelati. Nel programma di egg sharing chiediamo alle nostre pazienti che si sono sottoposte a fecondazione omologa di donarci gli ovociti sovranumerari, cioè gli ovociti in più, mentre alle pazienti che richiedono l’eterologa chiediamo la donazione del seme del marito, per realizzare quella che si chiama donazione a specchio. Sono sempre più i pazienti che sono felici di donare per aiutare altre coppie. Questa catena virtuosa di donazioni aiuta anche la sostenibilità economica del progetto con un notevole risparmio di risorse». Questione di non poco conto, se si valutano i volumi del centro PMA dell’Ospedale di Careggi di Firenze che scarseggia di donatori e ha altissimi costi da sostenere. Una propsettiva che potrebbe portare a Cortona la prima Banca regionale toscana. «Proprio come esiste una banca del rene e una banca del midollo osseo – conclude il Professor  Luca Mencaglia – così alla Gruccia potrebbe nascere una banca dei gameti della Toscana. Noi siamo pronti, il centro è pronto e desideroso di raggiungere questo grande e importante traguardo».