«Un silenzio che stride con il boato, fragoroso, provocato dal fallimento della società più vincente nella storia moderna del basket italiano, cancellata nel luglio 2014 dalla geografia cestistica nazionale ed internazionale assieme ai posti di lavoro dei suoi dipendenti, buona parte dei quali vittime inconsapevoli del sistema criminoso messo in atto da una serie di personaggi che sfruttavano, non in senso metaforico, i successi della Mens Sana Basket per compiere illeciti». Così, attraverso un comunicato stampa, il Comitato “La Mens Sana è una fede” interviene sugli sviluppi dell’inchiesta “Time Out”, sulla quale “pare essere nuovamente calato il silenzio”, si legge nella nota.
Comunicato stampa del Comitato “La Mens Sana è una fede” del 25 marzo 2015
Le richieste dei tifosi I tifosi del basket auspicano che quanto prima si possa aprire la «fase processuale in grado di mettere un punto fermo su questa dolorosissima vicenda – prosegue la nota -. Cogliendo un sentimento comune all’interno della tifoseria mensanina, come Comitato “La Mens Sana è una Fede” torniamo a sostenere l’operato degli inquirenti impegnati nell’inchiesta “Time Out” affinché la stessa, senza ovviamente tralasciare alcuno dei filoni seguiti, arrivi in tempi rapidi alla sua chiusura – scrivono i tifosi mensanini – e, nel pieno rispetto dei ruoli, degli ambiti e delle procedure di competenza, chiediamo anche un’eventuale disponibilità da parte degli stessi inquirenti ad effettuare un incontro informativo riguardante la tempistica dell’inchiesta».