urne_1.jpgCi sarà una novità importante nelle urne delle elezioni regionali che si terranno quasi certamente il prossimo 30 maggio ed arriva da sinistra. Infatti il gruppo politico che ha Nichi Vendola come proprio segretario ha deciso di rompere l’alleanza con il Pd e non sostenere la rielezione dell’attuale governatore della Toscana Enrico Rossi, scegliendo come proprio candidato Tommaso Fattori. «Rossi ha fatto delle scelte molto precise.  – ha spiegato Tommaso Fattori incontrando quest’oggi la stampa -. Ha scelto di rendere la Toscana il laboratorio di applicazione del Jobs Act, ha scelto di andare avanti con le privatizzazioni. Si pensi alla newco dell’acqua. Si pensi ai soldi alle scuole private, al taglio delle classi Pegaso, agli asili pubblici con 3.000 posti a rischio per i bambini. Rossi ha scelto le larghe intese, con le quali sta distruggendo il piano paesaggistico della Regione, ha varato una legge elettorale incostituzionale con la quale andremo a votare a breve. Rossi ha fatto una serie di scelte che siamo convinti che non faranno i cittadini toscani. Anche tanti del Pd. Per questo siamo a presentare delle proposte di governo, alternative al Pd, alle destre e alle larghe intese».

Sulle orme greche «Al termine di un percorso di confronto con tutte le forze di sinistra della Toscana, con partiti, movimenti, liste civiche – ha aggiunto il coordinatore regionale Giuseppe Brogi – abbiamo scelto di sostenere una candidatura di alto profilo come quella di Tommaso Fattori per puntare al governo della Regione. Vogliamo rilanciare un’idea alternativa di Toscana, dare una speranza alla rassegnazione, costruire una Toscana bella, operosa, giusta, solidale. Abbiamo davanti un’occasione da non perdere, sta a noi, alla sinistra, a tutte le donne e gli uomini che anelano a un cambiamento, saperla sfruttare». Ma qual è l’obiettivo elettorale di Tommaso Fattori? «Noi pensiamo che sia necessario dire di sì ad un piano straordinario per il lavoro nella nostra regione e al reddito minimo. – ha spiegato il candidato alla Regione Toscana di Sinistra Ecologia e libertà –  Che sia necessario dire sì ad un vero piano con obiettivo rifiuti zero. Dire sì all’attuazione dei referendum del 2011 che sono largamente inattuati, quindi gestione pubblica dell’acqua e dei servizi pubblici locali. Dire si’ ad un piano straordinario delle nostre periferie, che sono abbandonate, senza servizi. Crediamo che sia necessario dire sì ad una sanità pubblica di qualità, che sia effettivamente accessibile a tutti. Mentre oggi abbiamo la privatizzazione più o meno manifesta o strisciante di interi pezzi della sanità. Pensiamo che sia necessario dire sì ad un rafforzamento del trasporto pubblico locale, ai treni per i pendolari regionali e non sperperare miliardi di euro in inutili, grandi opere che sono anche pericolose per un pezzo intero della nostra città. Pensiamo che sia necessario dire sì al rafforzamento dell’edilizia pubblica popolare, che oggi invece viene tagliata, sì all’agricoltura contadina e, quindi, anche alla difesa del paesaggio che è pesantemente sotto attacco. Sì ad una serie di piccole opere a tutela dal rischio idrogeologico. E anche dire sì alla trasperenza, perché oggi c’è un connubio sempre più oscuro fra lobby affaristiche e potere politico. Nella nostra idea del sì c’è anche un orizzonte europeo. Noi siamo parte di quella lotta di Syriza in Grecia, di Podemos in Spagna per cambiare le politiche di austerità che oggi stanno imponendo tagli allo Stato Sociale. La crisi viene utilizzata per privatizzare lo Stato Sociale. Noi pensiamo che sì significhi che sì possiamo vincere. Abbiamo vinto in Grecia, vinceremo in Spagna, possiamo vincere anche qui. E’ su questo progetto positivo che convoglia le migliori energie della Toscana che noi oggi ci presentiamo».

Lontano dalle lobby, vicino ai cittadini Ha aspettative molto ottimistiche Fattori sulle prossime regionali. «Ci aspettiamo un grande risultato, perchè la risposta nella regione è altissima, anche da associazioni e da gruppi che sembravano essersi rassegnati e invece oggi si rompe la rassegnazione e molti vogliono tornare appunto a partecipare ad un progetto politico come questo. – ha sottolineato ancora Fattori – Siamo contro un colosso di dimensioni notevoli, soprattutto una macchina di potere, di soldi. Sappiamo che il Pd sta per investire in questa campagna milioni di euro e che singoli candidati avranno a disposizione una quantità di denaro che noi avremo per tutta la campagna solo in minima parte. Noi ci muoviamo sulla partecipazione, che si attivino le energie nei territori. La nostra forza è di tipo sociale, non è di certo di tipo economico. Siamo lontani dagli interessi, dalle lobby, siamo vicini ai cittadini. Questo ci dà forza e la possibilità di conquistare una parte importante dell’elettorato».