AnsaldoBreda«Le Rsu e le organizzazioni territoriali di AnsaldoBreda Pistoia manifestano preoccupazione e criticità per quanto ad oggi conosciuto, inclusi gli oltre 100 esuberi annunciati alle segreterie nazionali». E’ quanto si legge in un documento diffuso stamani davanti ai cancelli dell’AnsaldoBreda di Pistoia dai rappresentanti sindacali, al termine dell’assemblea delle maestranze sulla questione della cessione dell’azienda al gruppo giapponese Hitachi Rail.

Le Rsu chiedono l’attivazione di un tavolo nazionale Durante l’assemblea è stato affrontato anche il tema di alcuni trasferimenti, che riguarderebbero per ora singoli lavoratori, tecnici o impiegati, ad altre sedi, Napoli o Reggio Calabria e le prospettive future sui carichi di lavoro, che per ora esistono fino al 2016. «Chiediamo che venga al più presto attivato e reso operativo un tavolo di confronto nazionale – ha spiegato Riccardo Volpi, coordinatore della Rsu – Siamo fortemente preoccupati, per una serie di problematiche relative a stabilimenti che se ne vanno e esuberi annunciati». «Il rischio – secondo Albano Tonioni, della Rsu – è che l’azienda vada avanti, prima che si arrivi ad una discussione vera: noi vogliamo scongiurare una situazione di trasferimenti ad altre sedi, vogliamo che di questo si discuta ad un tavolo nazionale, che secondo noi è la sede opportuna per chiarire tutti gli aspetti che investono l’azienda a seguito della cessione».

Fiom: «Voci di trasferimenti sono inaccettabili» «Le voci che circolano all’interno dell’azienda relative al trasferimento di singoli lavoratori a Napoli o a Reggio Calabria per noi sono inaccettabili – afferma Paolo Mattii, segretario provinciale della Fiom di Pistoia – E’ inaccettabile che l’azienda, nel contesto in cui è, intervenga sui singoli lavoratori. Si tratta di temi che vanno affrontati in un contesto nazionale, perché non si può pensare di riorganizzare l’azienda con interventi singoli, ci vuole un piano organico generale, per capire chiaramente come si vuole riposizionare l’azienda stessa».