Con una cattedra si scala il Monte. La deputazione amministratrice della Fondazione Mps prepara la lista per il Cda di Rocca Salimbeni. Mentre i giochi sembrano fatti per i candidati maschili (conferme per il presidente Alessandro Profumo non senza qualche mal di pancia, per l’Amministratore Delegato Fabrizio Viola e per i rappresentanti dei pattisti Btg e Fintech, rispettivamente Roberto Isolani e Christian Whamond), così non è per le 3 quote rosa da inserire in lista. Il requisito richiesto che va per la maggiore sembra essere quello di una cattedra universitaria.
Quasi certo il nome di Fiorella Kostoris, economista di fama internazionale, docente a La Sapienza a Roma, ed ex moglie dell’ex Ministro Tommaso Padoa Schioppa. Quotazioni in ascesa per Lucia Calvosa, docente di diritto commerciale all’università di Pisa, in passato presidente della Cassa di Risparmio di San Miniato, e ora nel Cda di Telecom. Stabile ma sempre in bilico la candidatura di Elisabetta Montanaro anch’essa docente ma all’Università di Siena. Molto più a rischio, invece, la candidatura di Fiorella Bianchi (attuale direttore generale di Conad Tirreno) che non piacerebbe al presidente Clarich. Del resto anche il numero uno di Palazzo Sansedoni è esponente del mondo accademico e insieme a lui anche la vicepresidente Bettina Campedelli.
A chiudere il cerchio delle cattedre il principale candidato a sostituire l’attuale Direttore Generale della Fondazione Mps, Enrico Granata, che lascerà Palazzo Sansedoni dopo l’approvazione del bilancio. Al suo posto, secondo alcune indiscrezioni, potrebbe essere Alessandro Hinna, anche lui docente a La Sapienza.
Con una cattedra si scala il Monte, dunque. E le poltrone sono più comode delle seggiole sotto la lavagna. Ma a Siena, si sa, si è spesso sotto esame. E vale anche per i professori.