Ieri ha lavorato di fioretto con l’assessore Anna Marson e i suoi collaboratori per limare ogni piccola sfumatura in vista dell’incontro romano con il Governo. Oggi il faccia a faccia con il Ministro per i beni culturali Dario Franceschini. Il Governatore della Regione Toscana Enrico Rossi ha voluto tirare personalmente la volata al Pit prima di portarlo all’attenzione del Consiglio regionale. E così se l’approvazione slitterà di qualche giorno – spostata in Consiglio per il 24 marzo – Rossi ha deciso di rimanere a Roma per portare a termine un lavoro d’intesa con il ministero. «Siamo chiamati a fare un bel piano del paesaggio ed è questo il traguardo che vogliamo tagliare. Ne abbiamo discusso con il ministro Fraceschini così come con la società toscana – ha detto Rossi. Vogliamo portarlo in approvazione in Consiglio entro la legislatura con l’intesa con il ministero dei Beni culturali. Franceschini è d’accordo e continueremo a lavorare tutto il pomeriggio».

Dario Franceschini
Dario Franceschini

Le polemiche Un altolà è arrivato da Rossi anche sulle polemiche degli ultimi giorni, non ultimo l’appello «Non lasciamo uccidere il paesaggio toscano» lanciato da un gruppo di intellettuali tra cui Fulco Pratesi, Alberto Asor Rosa, Carlo Ginsborg, Sergio Staino che avevano chiesto a Franceschini di «non lasciar perpetrare questo nuovo e più generale attentato alla bellezza storica dei paesaggi toscani». «A chi punta il dito contro ciò che stiamo facendo a tutela del paesaggio toscano, vorrei richiamare che siamo la prima regione che ha fatto una legge che blocca il consumo di territorio e vieta le costruzioni in tutte le aree ad alto rischio idraulico (il7% del territorio pianeggiante) – ha ricordato. Queste polemiche ci sono perché – ha concluso Rossi – abbiamo deciso di lavorare per la tutela, la rigenerazione e la riqualificazione del nostro patrimonio paesaggistico».