sienabiotech3La procedura fallimentare per Siena Biotech «allo stato delle cose è verosimile e probabile ma attualmente c’è una richiesta di liquidazione volontaria». Lo ha spiegato Nicola Lattanzi, liquidatore nominato dalla Fondazione Mps per la società strumentale di cui l’ente di Palazzo Sansedoni è socio unico. Secondo quanto si apprende da alcune fonti le carte per la procedura fallimentare potrebbero essere depositate in tribunale nel corso della prossima settimana.

Pronta la risposta all’indagine di mercato di Tls Già domani, o al più tardi lunedì, il liquidatore dovrebbe invece depositare la risposta di Siena Biotech all’indagine di mercato di Toscana Life Sciences, ente no profit a partecipazione pubblica che opera nel settore delle scienze della vita, per un immobile in locazione ‘offrendo’ così il proprio centro ricerche. Tutta la documentazione sarebbe pronta tranne qualche piccolo dettaglio e un riscontro analitico sulle peculiarità del bando pubblicato da Tls.

Una mozione in consiglio regionale Questa mattina intanto una delegazione delle Rsu di Siena Biotech ha incontrato i rappresentanti della commissione emergenza occupazionale del consiglio regionale toscano. «Abbiamo chiesto l’intervento istituzionale per smuovere il socio unico Fondazione Mps» ha spiegato un rappresentante sindacale al termine dell’incontro. I consiglieri si sono impegnati a presentare martedì prossimo una mozione di sostegno a favore dei ricercatori della Siena Biotech chiedendo l’impegno della Regione nel salvataggio di questo importante istituto di ricerca toscano.

Faccia faccia con gli assessori regionali E’ fissato intanto per lunedì una nuova riunione in Regione Toscana dove i rappresentanti sindacali incontreranno l’assessore alle attività produttive Gianfranco Simoncini e l’assessore alla sanità Luigi Marroni. Parteciperà all’incontro anche il liquidatore Nicola Lattanzi.

La saga continua «La ‘saga’ purtroppo continua». Così in una nota le Rsu di Siena Biotech che puntano il dito contro il  socio unico Fondazione Mps che «ha deliberato di non erogare i 5 milioni circa necessari per un concordato preventivo, aprendo alla seria possibilità di una conclusione indecorosa ed inaccettabile: il fallimento». Le Rsu si dichiarano sorprese della decisione «soprattutto a pochi giorni dalla dichiarazione del presidente Clarich secondo cui vi è liquidità disponibile per un aumento di capitale della Banca Mps da 75 milioni, o ancor peggio dopo le dichiarazioni della scorsa settimana in cui lo stesso diceva che “non avrebbe lasciato soli i dipendenti di Siena Biotech». «Richiamiamo con forza il socio unico alle proprie responsabilità» proseguono ancora le Rsu sottolineando che la ricerca di una soluzione concreta alle difficoltà lavorative, economiche e sociali causate ai lavoratori di Siena Biotech e alle proprie famiglie «deve rappresentare una priorità assoluta per la Fondazione Mps, che per missione e statuto, purtroppo sempre più disattesi, ha precisi obblighi etici e sociali».