import-export.jpg«Il peggio è passato. Dopo un lungo periodo di difficoltà, quindi dopo il 2008, l’economia sembra riprendersi. Il 2014 si chiude con una crescita leggermente positiva, +0,1% che noi non distinguiamo ma il 2015 dovrebbe essere di una ripresa più consistente». A dirlo è Stefano Casini Benvenuti presidente Irpet che a Firenze ha fatto il punto sui dati di investimenti e consumi della regione.

Performance toscana migliore in Italia «Le nostre stime sono di una crescita dell’1,1% – spiega –  ma se le condizioni esterne migliorassero, come sembra stiano migliorando potremmo arrivare a crescere anche vicino all’1,7%. Quindi, sembrerebbe che siamo usciti da questa fase di grande difficoltà». «La Toscana, sia in questi due anni, ma in tutto il periodo della crisi si è comportata decisamente meglio di tutte le altre regioni italiane. – ha aggiunto Casini Benvenuti – Abbiamo fatto una sorta di graduatoria delle varie regioni italiane, sono 7 indicatori. E la Toscana è arrivata seconda, dopo il Trentino Alto Adige, che come sappiamo è una regione un po’ particolare. Quindi, ha mostrato la capacità di resistere. In particolare c’è un punto importante».

Bene l’export, +23% dal 2008 a oggi «Le esportazioni sono cresciute del 23% dal 2008 ad oggi, più della Germania – ha spiegato il presidente Irpet -. Quindi, questo mette un po’ in dubbio un’affermazione che spesso molti fanno sull’Italia, che è un Paese poco competitivo. Forse questo va bene per l’Italia, per la Toscana evidentemente no. E se esportiamo più della Germania evidentemente qualche elemento di competitività c’è. Questo ci indica però una cosa. Che il vero elemento non è la competitività, la capacità di conquistare mercati internazionali, ma è la domanda interna. In questo Paese non c’è domanda interna, la crisi, le manovre del Governo, le regole imposte dall’Europa fanno tutte sì che tutte le componenti della domanda, gli investimenti e i consumi, siano fortemente calate. Quindi, si ridimensiona quell’effetto che le esportazioni avrebbero generato».

Toscana, terra di impresa dinamica «Irpet ha confermato ciò che sapevamo, cioè che la regione Toscana, tolto il Trentino, è la regione che dentro la crisi si è comportata meglio» ha sottolineato con orgoglio il governatore Enrico Rossi. «La Toscana ha avuto, nel quadro di un arretramento su Pil, su disoccupazione, su domanda interna, su investimenti, risultati migliori di quelli che erano considerate le regioni di riferimento come la Lombardia, l’Emilia Romagna, il Veneto. Questo dato è sicuramente positivo – ha aggiunto Rossi – e si deve alle capacità dell’impresa dinamica che in questa regione di imprenditori che hanno investito, di lavoratori che hanno fatto un duro sforzo, sacrifici per essere competitivi per esportare. Ed infatti sentiamo che in questa regione in tante parti il clima è diverso. Però, nonostante i nostri sforzi, e i tanti investimenti pubblici (Piombino,  Livorno, sulle ferrovie), tutto questo ancora non basta».

2015, obiettivo crescita dei consumi e degli investimenti Ma cosa si prevede a livello di dati per il 2015? «Che si torni a crescere.- ha chiosato Benvenuti – I consumi delle famiglie potrebbero aumentare attorno all’1%, gli investimenti attorno al 2%. Le famiglie sono gravate da due-tre incertezze: da un lato hanno un passato di sofferenza, una disoccupazione che è cresciuta. Quindi, in questi casi si ha un po’ paura di spendere. Si tende un po’ a conservare. La deflazione che è in atto fa sì che le famiglie rimandino gli acquisti. Se i prezzi stanno diminuendo perché acquistare ora? Naturalmente c’e’ un aspetto positivo. Gli ultimi dati sulla fiducia dei consumatori sono in ripresa. Ora, evidentemente si sta prospettando un periodo migliore. In questa incertezza fra un quadro in cui ci si aspetta un periodo migliore e alcune sofferenze del passato bisogna capire se prevale l’uno o l’altro aspetto. Se prevalgono le aspettative è possibile che la crescita ci sarà, se prevalgono le altre allora la crescita sarà un po’ più bassa».