Storie di guerra, di vita e di amori: storie d’Italia sullo sfondo della seconda Guerra mondiale. Sono quelle che andranno in scena martedì 3 marzo alle 21.15 al Teatro del Popolo di Rapolano Terme con “Mio nonno è morto in guerra”, del cantautore Simone Cristicchi, protagonista dello spettacolo tratto dal suo omonimo libro (ed. Mondatori, 2012). Parole e musica protagoniste, in un climax commovente, coinvolgente e ironico: un affresco di piccole e grandi storie individuali che si intrecciano e si fondono nel grande mosaico della storia del secondo conflitto mondiale.
“Mio nonno è morto in guerra” Tutto nasce dal nonno che, sopravvissuto alla campagna in Russia, racconta al nipote la sua storia per tramandare la memoria e non dimenticare. Nonno Rinaldo ricorda, spiega e tramanda. E così fa il nipote, Simone Cristicchi. Il cantautore romano parte dalla testimonianza del nonno per raccoglierne tante altre: alternando registri vocali e stilistici, Cristicchi dà vita ad ogni singolo personaggio, raccogliendo un album di ricordi e di memorie di un’Italia ancora ferita dalla seconda Guerra mondiale. Agli aneddoti si alternano brani scelti dal repertorio della canzone popolare e d’autore: da De Gregori a Fossati, passando per Vian, si arriva ai canti alpini reinterpretati da Cristicchi per voce e pianoforte. Parole narrate, parole cantate, parole che raccontano l’assurdità della guerra, in un caleidoscopio di voci capaci di divertire e commuovere. Dopo lo spettacolo, Simone Cristicchi incontrerà il pubblico in sala.