polizia-arrestoTre persone sono state arrestate questa mattina dalla polizia, in esecuzione di custodia cautelare ai domiciliari, per i reati di truffa, estorsione e lesioni, commessi nei confronti di tre donne fiorentine, titolari di bar e tabaccherie. Destinatari delle misure, disposte dal Gip di Firenze Davide Monti – che ha accolto la richiesta del Pm Christine von Borries -, due uomini originari di Salerno, padre e figlio, e uno di Bari, già noti alle forze dell’ordine.

Gli arresti e le indagini La vicenda ha avuto inizio nel dicembre 2013 quando gli indagati si sono accordati con la titolare di un negozio bar tabacchi nel quartiere dell’Isolotto per costituire una società, impegnandosi a rilevare, successivamente, le quote di maggioranza. Al momento della stipula dell’atto la donna è stata, tuttavia, convinta a sottoscrivere un contratto d’affitto a favore di una prestanome già titolare di un’altra attività, rimasta anche questa successivamente truffata. I problemi per le titolari del bar, madre e figlia, sono cominciati immediatamente. Infatti, gli indagati non solo non pagavano il canone mensile ma, quotidianamente, prelevavano gli incassi con ripetute minacce e aggressioni nei confronti delle titolari e di un giovane dipendente dello stesso esercizio. Nel bar, al fine di controllare l’attività delle vittime, era stata imposta la costante presenza di un “guardaspalle”. La gravità della situazione costringeva le donne a chiedere la risoluzione del contratto d’affitto, per la quale gli estorsori richiedevano alle malcapitate la somma di 120mila euro, anche per evitare il fallimento. La Sezione Criminalità Organizzata della Squadra Mobile ha puntualmente ricostruito le diverse fasi della complessa vicenda consentendo alla procura di Firenze di richiedere ed ottenere l’emissione delle misure cautelari. Contestualmente, sempre a Firenze, sono state eseguite diverse perquisizioni presso alcuni esercizi commerciali riconducibili agli indagati.