In migliaia a Brescia per dire No all’Imu, per difendere l’agricoltura e l’agroalimentare. Grande partecipazione alla manifestazione promossa dalle Federazioni regionali lombarde di Confagricoltura e CIA, che ha richiamato a Brescia gli agricoltori di tutta la Lombardia con delegazioni provenienti anche dal Veneto, dall’Emilia e dal Piemonte. Ma anche a Ragusa, in Sicilia, si è svolta una grande manifestazione, così come è prevista ad Asti per domani, giovedì 19 febbraio. Alla manifestazione di Brescia presenti anche molti giovani, come testimoniano i giovani agricoltori di Anga Brescia e Anga Lombardia (Confagricoltura): “Siamo scesi in piazza con la voglia di dimostrare la nostra preoccupazione per la situazione attuale ma anche di presentare alle Istituzioni proposte e progetti”.

La protesta
– Una difesa – spiegano gli organizzatori – che non si realizza unicamente attraverso la necessaria e doverosa tutela e valorizzazione dei nostri prodotti di eccellenza, ma che necessita di una serie di interventi a monte utili a tutelare la competitività e la redditività delle imprese che operano in questo comparto strategico per l’assetto economico del nostro Paese. Un quadro normativo e fiscale che garantisca alle aziende la possibilità di operare in una prospettiva sicura e di programmare adeguatamente la propria attività ed i propri investimenti. Una semplificazione e razionalizzazione dei molteplici adempimenti burocratici ed amministrativi che gravano sulle aziende e che incidono pesantemente sui costi di gestione. Una definizione puntuale e non contraddittoria delle norme attuative della nuova PAC ed un avvio rapido della nuova Programmazione Rurale, per sostenere l’ammodernamento e l’innovazione. Un’applicazione delle normative ambientali e sanitarie che non sia punitiva per le aziende, ma che tenga conto della loro realtà operative e le accompagni in un percorso di crescita virtuoso utile ad assicurare prodotti alimentari sempre più sicuri ed un apporto sempre più proficuo alla corretta gestione del territorio. Una rapida soluzione della questione degli espropri dei terreni agricoli per la realizzazione delle “grandi opere”, che possa garantire un’adeguata compensazione alle aziende che si vedono ridurre la superficie disponibile per lo svolgimento della loro attività produttiva. Un accordo sul prezzo del latte alla stalla che riconosca e valorizzi il lavoro dei nostri allevatori e possa fornire loro un’adeguata redditività. Questi e molti altri ancora gli interventi necessari per promuovere il rilancio del settore agricolo ed agroalimentare in un momento di particolare difficoltà, nell’interesse del nostro intero sistema economico e, di conseguenza, dell’intera collettività.

Le foto della manifestazione di Brescia sono di Anga-Confagricoltura Brescia