Il 19 febbraio (ore 21.15) il Teatro Verdi di Montecatini ospita uno dei grandissimi del pop italiano, uno dei tanti musicisti di quella generazione incantati da Elvis e spinti da The King a tentare la strada del rock ’n’ roll: Bobby Solo.
50 anni di rock ’n’ roll Roberto Satti, in arte Bobby Solo, nasce a Roma nel 1945. Ha 13 anni quando ascolta per la prima volta due canzoni di Elvis Presley, “Love me tender e Jailhouse rock”: è la folgorazione. Trasferitosi con la famiglia a Milano, incontra Franz Di Cioccio, col quale mette in piedi un duo. Nel 1963 firma il primo contratto discografico, con la Ricordi. Dopo tre singoli, viene notato da Gianni Ravera che lo invita a Sanremo. Qui, nell’edizione del 1964, presenta “Una lacrima sul viso” (in finale la canta in playback, e quindi fuori concorso, perché colpito da afonia): la canzone è un enorme successo. L’anno seguente torna a Sanremo e vince con Se piangi, se ridi. Meno fortunate le partecipazioni sanremesi del 1966 con Questa volta e del 1967 con “Canta ragazzina”; ma nel 1967 arriva un altro grande successo con “Non c’è più niente da fare”, sigla del programma televisivo “TuttoTotò”, e anche “San Francisco”, cover dell’omonimo brano di Scott McKenzie, entra nelle classifiche. Fra il 1968 e il 1969 pubblica con buoni risultati tre 45 giri di sapore estivo: “Una granita di limone”, “Siesta” e “Domenica d’agosto”. Nel 1969 vince il Festival di Sanremo assieme a Iva Zanicchi con “Zingara”, che è il suo ultimo grande successo commerciale. Altri due Festival di Sanremo (1970 con Romantico blues e 1972 con Rimpianto) e poi una lunga pausa, dalla quale Bobby Solo riemerge nel 1978 con una versione disco-music di “Una lacrima sul viso” e, nel 1980, tornano a Sanremo con “Gelosia”. Altri due Festival (1981 con “Non posso perderti” e 1982 con “Tu stai”) non lasciano traccia, e Bobby Solo fonda – insieme a Rosanna Fratello e all’amico-rivale Little Tony – i RoBoT, trio vocale che cavalca il revival degli anni Sessanta. Per tutti gli anni Novanta è praticamente assente dal mercato discografico, sul quale si riaffaccia soltanto nel 2003, partecipando al Festival di Sanremo in coppia con Little Tony e presentando la semi-autobiografica “Non si cresce mai”.