C’è anche la Toscana tra le regioni d’Italia che parteciperanno al primo censimento dei paesaggi olivicoli italiani candidati a entrare nel Registro dei Paesaggi storici, una iniziativa promossa dall’Associazione nazionale Città dell’Olio e frutto del protocollo di intesa siglato con il Laboratorio Cultlab dell’Università di Firenze diretto da Mauro Agnoletti, membro dell’Osservatorio nazionale paesaggio rurale Mipaaf. Grazie all’impegno profuso dal coordinamento regionale delle Città dell’Olio toscane, è stato possibile aderire con entusiasmo a questa campagna lanciata dalle Città dell’Olio per salvaguardare il patrimonio olivicolo, attraverso l’individuazione e una prima segnalazione dei siti e le aree d’interesse che dovranno rispondere ai criteri di significatività, integrità e vulnerabilità, richiesti dall’Osservatorio nazionale per il paesaggio rurale e le Pratiche Tradizionali.
La candidatura toscana «Per tutte le Città dell’Olio toscane la candidatura e l’eventuale ingresso del nostro paesaggio olivicolo nel Registro nazionale dei Paesaggi storici – ha dichiarato Marcello Bonechi, coordinatore delle Città dell’Olio toscane – rappresenterebbe un traguardo importante: non sarebbe un mero riconoscimento formale, ma uno strumento efficace di contrasto all’abbandono delle terre e un’occasione concreta per rilanciare il turismo dell’olio e delle eccellenze gastronomiche». Le aree proposte saranno sottoposte a una prima valutazione da parte di una commissione composta da rappresentati di Cultlab e delle Città dell’Olio. Per le candidature giudicate ammissibili si procederà alla redazione della scheda di segnalazione e successivamente sarà predisposto un dossier ufficiale di candidatura presso l’Osservatorio nazionale del paesaggio rurale del Mipaaf (ministero Politiche agricole e forestali). L’eventuale inserimento nel Registro nazionale costituisce una condizione di preferenza da parte Mipaaf, per l’eventuale candidatura a paesaggio Unesco Whl e anche Giahs della Fao.