calcio storicoIl 17 febbraio 1530 Piazza Santa Croce a Firenze divenne teatro di una delle più importanti sfide lanciate dalla Repubblica Fiorentina all’imperatore Carlo V, quando la popolazione assediata da molti mesi dalle truppe imperiali, si cimentò in una partita di calcio, dando l’impressione di non considerare l’esercito dell’Impero degno di attenzione. Il Comune di Firenze in collaborazione con l’Associazione 50 minuti e il Calcio Storico Fiorentino, segna questa data come la vera rievocazione storica alla quale si riferiscono le gesta dell’istituzione storica del Giuoco del Calcio fiorentino. È la partita, quella denominata dell’Assedio, presa come punto di riferimento per le manifestazioni storiche cittadine, per il Corteo Storico della Repubblica Fiorentina e per ogni riferimento storico rievocativo ufficiale della città di Firenze. Quando nel lontano 4 maggio 1930 vennero ripristinate le tradizioni e le feste popolari in Toscana, il “Giuoco del Calcio” si fece strada come rievocazione storica per il piacere dei fiorentini e dei forestieri. L’impostazione fu quella di ricercare in quella famosissima partita il punto d’unione, per impostare la tradizione popolare cittadina, (non quindi i Medici e le loro imposizioni ducali e granducali) al periodo repubblicano unico e vera fonte di libertà popolare. Con questa bella iniziativa delle Vecchie Glorie del Calcio Storico Fiorentino inizia quindi un vero percorso che riporta le vere tradizioni popolari alla ribalta della città e dei fiorentini.

Il commento «Sarà una giornata storica per Firenze – ha sottolineato il presidente del consiglio comunale Eugenio Giani parlando dell’evento ad agenziaimpress a margine della presentazione dell’evento avvenuta questa mattina a Palazzo Vecchio -. Storica come lo fu per Fiorenza durante il periodo dell’assedio del 1530 quando i fiorentini, benché preoccupati dall’accerchiamento messo in atto dalle truppe Imperiali di Carlo V invece di starsene rintanati in casa ad aspettare, decisero di giocare una partita di calcio in costume in piazza Santa Croce, luogo più vicino e visibile dagli assedianti che da Giramonte ci avrebbero sparato volentieri in testa una palla di cannone, come poi accadde realmente. Ci saranno per onorare quei guerrieri, coraggiosi oltremisura, che sfidarono il nemico costasse quel che costasse. Senza quel giorno, e l’atto coraggioso di questi uomini probabilmente la nostra magnifica tradizione non sarebbe arrivata fino a noi, perciò l’Associazione Cinquanta Minuti che raggruppa i Calcianti Vecchie Glorie, per voce del presidente Uberto Bini, invita tutti a partecipare all’evento, senza esclusione di alcuno, perché il Calcio Storico è un patrimonio di tutti, quindi da proteggere, cullare, abbracciare e difendere» .

La storia, oggi Il 17 febbraio 2015, dopo 485 anni da quella gloriosa giornata, in Piazza Santa Croce avverrà un vero e proprio miracolo, anche perchè la città lo richiede a gran voce. Verrà giocata una partita rievocativa nell’ambientazione storica di allora. Verranno erette palizzate di legno, verranno poste a terra balle di fieno e di paglia a protezione dei limiti del campo, verrà distesa in tutta la piazza la sabbia necessaria a formare un campo di Calcio Fiorentino. 54 Calcianti, 2 Capitani, 2 Alfieri, 4 Spugnaioli, scenderanno in campo, Bianchi contro Verdi come vuole la tradizione e come fu descritto dal Benedetto Varchi nelle sue Istorie Fiorentine. Prima della partita la sfilata dell’imponente Corteo della Repubblica. Per questa occasione, i Calcianti delle Vecchie Glorie che scenderanno in campo verranno ribattezzati con i nomi di personaggi fiorentini dell’epoca suddivisi nelle due squadre. «Questa manifestazione conferma la consacrazione del calcio storico fiorentino che in questi anni ha visto, oltre ai tornei regolari caratterizzati da un grandissimo successo di pubblico, anche il nascere di manifestazioni collaterali, in particolare quelle legate alle ‘Vecchie Glorie’ capitanate dallo scrittore Uberto Bini – ha aggiunto il presidente del Calcio storico fiorentino Michele Pierguidi – In questi anni hanno raccolto più di 20mila euro in beneficienza per l’Att onorando tutto il calcio storico fiorentino».