agricoltura_6.jpgAgricoltori senesi e aretini si mobilitano contro l’imu con un presidio in programma domani al casello A1 Valdichiana a Bettolle. La manifestazione, alla quale gli agricoltori prenderanno parte con i loro trattori, è organizzata da Agrinsieme (Cia, Confagricoltura e Alleanza delle Cooperative Italiane) e «l’obiettivo – si legge in una nota – è quello di sensibilizzare le istituzioni e la politica per una modifica correttiva in tempi rapidi da parte del Governo» all’Imu sui terreni agricoli «iniqua e non sostenibile».

L’Unione Agricoltori: «attendete a pagare» «Una normativa che va contro qualsiasi bicocchicriterio di equità fiscale, frutto di un mancato e necessario confronto e di un iter macchiato da ritardi e incomprensioni ma, soprattutto, un decreto che penalizza pesantemente gli agricoltori della provincia di Siena» ha aggiunto, in un incontro con i giornalisti, Giuseppe Bicocchi, presidente dell’Upa – Confagricoltura di Siena che ha poi invitato gli agricoltori «ad attendere nel pagamento dell’imposta» il cui termine ultimo è fissato per domani «contando poi sul “ravvedimento operoso” con un tasso di interesse dello 0,5% e una sanzione del 3,75% dell’imposta dovuta». «Rivolgiamo questo invito perché siamo fiduciosi e soprattutto ci batteremo nelle sedi e con i metodi opportuni affinché questo decreto assurdo ed iniquo non diventi legge. Il Governo – conclude il presidente dell’Unione Provinciale Agricoltori di Siena – non può rimanere sordo e indifferente al grido delle associazioni e anche di alcune istituzioni di un territorio, quello senese, che è sinonimo e simbolo  di quella agricoltura conosciuta nel mondo come esempio di produzione, occupazione e qualità agroalimentare».   

Dal 2015 condizioni ancora peggiori «L’esenzione basata sulla classificazione Istat delle aree montane – evidenzia il direttore dell’Unione Provinciale degli Agricoltori di Siena Gianluca Cavicchioli – è addirittura peggiorativa rispetto al criterio altimetrico indicato nel precedente decreto legge e crea delle vere e proprie assurdità nel territorio senese. Non solo, dal 2015 i comuni dove pagheranno tutti gli agricoltori, compresi i Coltivatori Diretti e gli Imprenditori Agricoli iscritti all’Inps, passeranno da 7 a 21. Rischiamo che tutti i contributi della Pac ritornino nelle casse dello Stato sotto forma di prelievo fiscale andando a mettere in serio pericolo la sopravvivenza dell’imprenditoria agricola. Diventano inutili allora i proclami sugli incentivi all’occupazione, quello che chiediamo è che le aziende siano messe nella condizione di creare posti di lavoro».

Cia, forte insoddisfazione «C’è forte insoddisfazione – sottolinea la Cia Toscana – per le disposizioni di ulteriore revisione dei criteri di esenzione IMU dei terreni agricoli. I nuovi criteri di esenzione, costruiti sulla classificazione ISTAT dei comuni e il loro inquadramento tra comuni totalmente montani e parzialmente montani, continuano a determinare forti iniquità a danno dei produttori agricoli possessori e conduttori di terreni agricoli ubicati in aree marginali e montane. La Cia Toscana sottolinea anche che i nuovi parametri non tengono conto della complessità di tutto il territorio e, soprattutto, trascurano la funzione essenziale degli agricoltori nella tutela a presidio del territorio ed a beneficio dell’intera collettività».

Si mobilitano anche i sindaci Al presidio al casello A1 è annunciata anche la presenza di istituzioni e sindaci del territorio. Intanto proprio i sindaci di 22 Comuni della provincia di Siena hanno sottoscritto oggi un documento in cui si ribadisce «le perplessità  sull’Imu agricola così come è stata adottata e poi modificata» ed hanno annunciato che porteranno in approvazione nei consigli comunali una mozione in cui si chiede la revisione della manovra.