concordia luci accese copiaPartita la requisitoria della Procura di Grosseto contro l’unico imputato per il naufragio della Costa Concordia, Francesco Schettino, costato la vita a 32 persone. È il momento della richiesta al collegio della condanna, che arriverà soltanto domani (venerdì) o al massimo sabato. Prima infatti dovranno parlare tutti e tre i Pm, aiutati dal supporto di video e slide proiettate nell’aula del teatro Moderno. Sono questi i primi passi dell’ultimo atto di questo processo, in attesa della sentenza attesa per febbraio.
Apre il dibattimento il Pm Alessandro Leopizzi, riprendendo le parole di quello che fu il maestro dell’imputato, Mario Palombo. «Non era sincero – si legge nel testo della testimonianza di Palombo – Aveva una esuberanza che gli impediva di essere sincero. E questo mi ha sempre dato fastidio». Parla proprio di «bugie» il Pm, che Schettino avrebbe ripetuto nel corso degli interrogatori, riguardo alla galleggiabilità della nave o alla preparazione dell’equipaggio. «La Concordia era una punta di diamante per la compagnia, non una bagnaruola – dicd Leopizzi – Quello che è successo solo per un errore umano». A tal proposito, ribadisce come anche l’armatore, Costa Crociere, sia stata accusata dei reati previsti dalla legge, tant’è che ha dovuto patteggiare.

L’arrivo di Schettino Intorno alle 11 poi, mentre l’accusa tira fuori l’ultima valutazione sull’ex comandante fatta dai suoi superiori (con un voto di 67 su 90, non tantissimo), Schettino arriva in aula dopo un’ora dall’inizio dell’udienza. Colazione veloce e poi si siede accanto ai suoi legali, dopo esser stato assente ieri quando proprio la sua difesa ha chiamato i suoi testimoni. Intanto Leopizzi insiste e con i verbali dei consulenti e delle testimonianze torna sulle «bugie» di Schettino. «Lo ha smentito perfino il suo cartografo quando sostiene di non sapere dell’esistenza degli scogli delle Scole. E in ogni caso, alla vigilia della partenza non ha chiesto nessuna carta ulteriore, ben sapendo comunque, dato che lui stesso lo aveva annunciato, che sarebbe passato vicino al Giglio per l’inchino».