Reduce da Mauthausen e morto nel 2012, il Comune gli intitola una strada ma si scontra con la rigida burocrazia. Non è morto da dieci anni, dunque, l’intitolazione non è avvenuta nei termini previsti dalla legge. E’ quanto successo a Fucecchio dove la targa con cui è stata intitolata una strada a Nedo Nencioni, reduce dei campi di sterminio nazisti, è da un anno oscurata con un sacco nero di nylon, di quelli usati per la spazzatura.
Il sindaco: «Serve un po’ di buon senso» Di fronte alla burocrazia il Comune ha dovuto oscurare la scritta sul cartello in attesa di capire come muoversi. Il sindaco Alessio Spinelli, che da poco ha sostituito il suo predecessore che un anno fa prese la decisione di intitolare la strada a Nencioni, sostiene ora di voler trovare un accordo con la Prefettura per l’autorizzazione nel rispetto della norma: «Spiegherò nel giusto modo, senza fare le barricate, che non è uno dei tanti deportati. Siamo di fronte a una legge del 1927, serve un po’ di buon senso».