smsUn religioso con un forte debole per le donne. Padre Gratien Alabi, il frate congolese indagato per la scomparsa di Guerrina Piscaglia, era solito organizzare la sua vita meticolosamente, separando bene dovere e piacere.

Due telefoni, sms «inequivocabili» Dalle prime indagini della polizia postale sulle sue schede telefoniche, si apprende che per i rapporti con gli altri sacerdoti, soprattutto africani, padre Gratien usava un telefono, e per le comunicazioni “particolari” con delle donne ne usava un altro, un vecchio Nokia 10-10. Proprio dalla perizia su quest’ ultimo, emerge un padre Gratien molto indaffarato al telefono, soprattutto nell’inviare sms. I 246 messaggi recuperati sono tutti recenti: successivi alla scomparsa di Guerrina. Nel Nokia non ci sono sms tra la donna scomparsa e il religioso, perché il telefonino, un vecchio modello dotato di una memoria ridotta, dopo aver ricevuto un centinaio circa di sms, è costretto a cancellare i vecchi messaggi per poterne ricevere di nuovi. I messaggi giunti nelle mani della polizia, benché non sembrino contenere tracce del rapporto con Guerrina, sono comunque utili, non come elementi di reato ma per delineare un quadro della personalità del religioso. A detta di chi li ha letti, questi sms sono «inequivocabili», e rivelano la natura dei rapporti che padre Gratien Alabi era solito intrattenere con una folta cerchia di donne tra la Valtiberina e Perugia.

Il 19 gennaio nuovo interrogatorio per Padre Gratien Le indagini della Polizia Postale continuano. Restano da esaminare altri tre cellulari e quattro computer, compresi quelli sequestrati dai Ris di Roma, dai quali, ad una prima indagine, non era emerso nulla. Al vaglio degli inquirenti anche l’imponente traffico dati del profilo Facebook di padre Gratien. Lì si concentreranno le indagini delle prossime ore per rinvenire tracce di Guerrina. I testi integrali dei 246 messaggi recuperati dal vecchio Nokia saranno consegnati in procura venerdì 16 gennaio. Il lunedì successivo anche padre Gratien si recherà in Procura per un nuovo interrogatorio.

La posizione del marito Mirko Alessandrini potrebbe alleggerirsi Secondo alcune indiscrezioni sembra che sia stato rintracciato il misterioso ambulante marocchino con il quale Mirko Alessandrini sostiene di aver condiviso la famosa “birrata” del 30 aprile a casa sua, insieme a Guerrina e Gratien Alabi. Se davvero il marocchino non fosse solo un personaggio di fantasia, magari creato per sviare le immagini, ma un personaggio in carne ed ossa, la posizione del marito Mirko Alessandrini, indagato per false dichiarazioni ai Pm, potrebbe mutare.