FIRENZE – I pediatri di libera scelta della Toscana avranno un ruolo attivo anche nella valutazione del rischio di disturbi della nutrizione e dell’alimentazione, grazie al nuovo preaccordo approvato dalla giunta regionale, che recepisce alcune delle prime misure contenute nell’accordo collettivo nazionale siglato tra Stato e Regioni.
Il testo, presentato in giunta dall’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini, è frutto di un percorso condiviso con le organizzazioni sindacali del settore.
Nuove attività di screening per i bambini toscani
“Oltre al monitoraggio dell’eccesso ponderale e dello sviluppo della comunicazione e relazione – spiega Bezzini – introduciamo per la prima volta uno screening per individuare i rischi legati ai disturbi della nutrizione, un problema in crescita anche tra i più piccoli. L’obiettivo è intervenire in fase precoce, quando è ancora possibile evitare sviluppi più gravi”.
Tra le principali novità:
- A 10 anni, i pediatri effettueranno lo screening per i disturbi alimentari con il test SCOFF, un semplice questionario in 5 domande per rilevare i segnali di rischio.
- A 6 e 10 anni, continuerà la valutazione dell’eccesso di peso corporeo, fondamentale per prevenire l’insorgenza di malattie croniche.
- A 18 mesi, sarà effettuato lo screening dello sviluppo della comunicazione e relazione, utile a individuare precocemente i disturbi dello spettro autistico.
Nel 2024, in Toscana, sono già stati eseguiti 17.458 screening per lo spettro autistico, mentre i pediatri di libera scelta hanno seguito 3.054 casi di eccesso ponderale e rilasciato 3.250 certificati per attività sportiva non agonistica, promuovendo corretti stili di vita sin dalla prima infanzia.
Un passo avanti nella sanità di iniziativa
“Un ottimo risultato – ha dichiarato il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani – che rafforza la prevenzione e garantisce una sanità pubblica più sostenibile, grazie al prezioso contributo dei pediatri”.
Il preaccordo valorizza il ruolo dei pediatri anche nella medicina di iniziativa, incentivando azioni mirate per la promozione della salute infantile. Per queste attività, è prevista una specifica quota di rimborso.
Nuovi criteri per il numero di pediatri in rapporto alla popolazione
Nel testo si definisce inoltre il rapporto ottimale tra pediatri e popolazione, che sarà calcolato:
- In base al numero di residenti fino a 14 anni
- Escludendo i bambini tra 6 e 14 anni già in carico alla medicina generale
Viene confermata la soglia di 1 pediatra ogni 600 bambini, o ogni frazione superiore a 300 abitanti sotto i 5 anni.