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SAN VINCENZO – A pochi giorni dal 80° anniversario della Liberazione, la comunità di San Vincenzo (Livorno) è stata scossa da un atto vandalico e simbolicamente gravissimo.

Una svastica, dipinta con vernice nera su una roccia della scogliera, è stata scoperta martedì 22 aprile, suscitando sdegno e indignazione generale, come ha raccontato Maremma Oggi.

Un simbolo di odio in un luogo simbolo della libertà
La svastica, emblema di un passato di oppressione, razzismo e violenza, è apparsa proprio alla vigilia della ricorrenza del 25 aprile, data simbolo della vittoria dell’Italia sui regimi nazifascisti e della riconquista della democrazia e della libertà. Un gesto che ha colpito profondamente la cittadinanza, che ha reagito con fermezza condannando senza appello l’atto.

La pronta reazione delle istituzioni
Il consigliere comunale Vincenzo Tuvé, delegato al decoro urbano, ha espresso pubblicamente la sua ferma condanna: «Un atto osceno e intollerabile che non può essere minimizzato, una manifestazione di odio, intolleranza e istigazione alla violenza». Tuvé ha immediatamente allertato gli uffici comunali per la rimozione della svastica, impegnandosi personalmente a vigilare affinché venga cancellata al più presto.

«Probabilmente è stato un gesto di qualche ragazzetto che ignora il vero significato di quel simbolo – ha aggiunto Tuvé – ma a San Vincenzo non c’è spazio né tolleranza per simili gesti». Le telecamere di sorveglianza della zona hanno ripreso immagini utili per identificare il responsabile.

L’importanza della memoria storica
Anche Paolo Riccucci, rappresentante locale, ha sottolineato come, indipendentemente dall’età o dalla motivazione, l’uso di simboli come la svastica denoti una profonda ignoranza storica e culturale. «Questo episodio – ha detto – evidenzia quanto sia fondamentale commemorare il 25 aprile e mantenere viva la memoria dei momenti drammatici che hanno segnato la nostra storia».

Un segnale contro l’inciviltà e l’odio
L’episodio si inserisce in un contesto più ampio di attenzione verso atti di inciviltà e vandalismo, come quello recente nel sottopasso di via del Passaggino, dove sono stati imbrattati i muri con simboli calcistici, proprio accanto a un murale dedicato alla Costituzione italiana che sarà inaugurato in occasione della festa della Liberazione.

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