LUCCA – Il fascino eterno di Antonio Vivaldi incontra la narrazione appassionata di Federico Maria Sardelli in un evento unico, “L’Affare Vivaldi”, un concerto-reading, promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, in collaborazione con Animando, che si terrà venerdì 21 marzo, alle 21.00, nella Chiesa di San Francesco a Lucca.
Lo spettacolo, che fonde musica e narrazione, prende vita grazie all’interpretazione del testo di Sardelli, edito da Sellerio e vincitore del Premio Comisso 2015 per la narrativa, e al coinvolgente accompagnamento musicale dell’Ensemble Modo Antiquo.
Ingresso gratuito, previa prenotazione su www.fondazionecarilucca.it. Biglietti disponibili dalle 12.00 di martedì 18 marzo.
lL READING
L’opera di Vivaldi, uno dei compositori più celebri e misteriosi del Barocco, che ha conquistato il pubblico grazie alle sue “Quattro stagioni”, cela un patrimonio musicale molto più vasto e affascinante, che per secoli è rimasto sepolto nell’oblio. Il racconto di Federico Maria Sardelli ricostruisce la storia di questo grande enigma culturale.
Il “Prete rosso”, passato di moda dopo una vita di successi, morì in miseria, indebitato fino al collo. I manoscritti con la sua musica inedita, raccolta in centinaia di partiture autografe, passarono di mano in mano fra bibliofili e lasciti ereditari, scomparendo per quasi due secoli. Sardelli, in un viaggio appassionante e divertente, ci porta a rivivere le peripezie che hanno condotto al ritrovamento dei manoscritti e la battaglia per restituirli al pubblico, nonostante l’indifferenza dello Stato italiano e le traversie politiche e culturali del Novecento.
Il programma musicale del concerto-reading presenta alcune tra le opere più straordinarie di Vivaldi, tra cui il Concerto in Re minore per violino, archi e basso continuo, RV 813, la Sonata in Sol maggiore per violino, violoncello e basso continuo, RV 820, e il celebre Concerto in Fa maggiore per flauto, archi e basso continuo, op. X, n. 5, tra gli altri. L
’Ensemble Modo Antiquo, fondato da Sardelli nel 1984, eseguirà queste composizioni con il consueto virtuosismo e la profondità interpretativa che li ha resi protagonisti della rinascita dell’opera vivaldiana.