FIRENZE – Una coppia sempre più in sintonia, gli agriturismi e la Toscana. La regione che ne ha di più. Nel 2023 sono aumentati di 304 unità, pari al 2,9%.

Secondo l’indagine Terranostra Toscana, l’associazione di Coldiretti, basata sull’ultimo rapporto Istat, sono cresciute tutte le tipologie dei servizi offerti: dai posti letto, quasi 89 mila (+1,8%) alle strutture che propongono ristorazione (+2,8%), degustazioni (+5,8%) ed altre attività (+5,8%).

“Gli agriturismi sono una consolidata realtà nel panorama turistico regionale – ha affermato Marco Masala, presidente Terranostra Toscana –. Sono la naturale e più immediata porta di accesso alla vita rurale e senza filtri delle aree interne, dei borghi, dei paesi e alle esperienza enogastronomiche e alle specialità tradizionali: un agriturismo su due produce ed è custode di una delle 90 produzioni ad indicazioni geografiche che la nostra regione vanta”.

Nel corso tempo l’agriturismo si è trasformato in un luogo dove il turismo non sostituisce le attività economiche locali, prevalentemente agricole e artigianali, ma le completa e permette attraverso le risorse economiche prodotte di manutenere al meglio borghi e paesaggi, proteggendo dai dissesti idrogeologici e dal rischio di spopolamento.

“I nuovi dati evidenziano una ulteriore crescita in termini qualitativi ma anche quantitativi dell’agriturismo, capace di far segnare sempre nuovi record e un costante segno positivo sotto ogni punto di vista – ha aggiunto Masala –. La sfida è ora quella di arricchire ulteriormente la varietà dell’offerta come base per una destagionalizzazione della vacanza, allungando i periodi di permanenza oltre il periodo primaverile-estivo e assicurando agli ospiti delle nostre strutture esperienze sempre più appaganti e formative”.

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