FIRENZE – Riaprono dal 21 gennaio gli Appartamenti reali a cinque anni dalla chiusura. Sono 14 sale al primo piano della reggia dei granduchi di Toscana e poi dei Savoia.

Per tre secoli vi hanno abitato tre diverse dinastie di regnanti: Medici, Lorena e Savoia. Non visitabili a partire dal 2020, gli Appartamenti Reali sono stati sottoposti ad una complessa operazione generale di restauro e conservazione. Un lavoro che ha coinvolto le volte, i pavimenti, dove, in particolare, sono stati rimossi tappeti e le moquettes lasciando a vista il parquet, perfettamente conservato. Fatta un’approfondita campagna di puliture, manutenzioni ed interventi di recupero su affreschi, stucchi, intagli, parati di seta, tendaggi, dipinti, mobili e soprammobili.

Lo stile decorativo degli Appartamenti è ‘misto’ e rispecchia epoche e gusti diverse delle personalità e delle dinastie che li hanno abitati nel corso dei secoli. Il direttore degli Uffizi, Simone Verde, spiega che la riapertura “avviene grazie a un lavoro meticoloso, durato molti mesi, che consegna ai cittadini un risultato stupefacente, la resurrezione intatta – quasi un viaggio fisico nel tempo – di uno dei luoghi più identitari della storia italiana, caratterizzato da una stratificazione di stili e vissuto rimasta sostanzialmente inviolata nei secoli fino ad oggi. Negli Appartamenti coesistono infatti armoniosamente reliquie del passato mediceo e della lunga parentesi lorenese, suggellate dal contributo definitivo dei Savoia che arricchirono la residenza di arredi fatti portare qui dalle regge di quasi tutti gli altri territori annessi”.

La curatrice degli Appartamenti Reali, Alessandra Griffo: “Riaprire gli appartamenti consente di recuperare la visione di Palazzo Pitti nella sua integrità, non come insieme di musei indipendenti, ma come una unica reggia. I lavori effettuati hanno rispettato il riallestimento ordinato negli anni ’90 quando venne preso come riferimento l’inventario del 1911, l’ultimo che documentava l’assetto di quegli spazi, saltuariamente abitati dai Savoia. Sono stati apportati pochi cambiamenti: disponendo diversamente alcuni pezzi e introducendo alcuni dipinti, altrimenti conservati nei depositi, con l’intento di mettere meglio in evidenza la fase medicea, quando l’appartamento era abitato dal gran principe Ferdinando (1663-1713)”.

Iscriviti al nuovo canale WhatsApp di agenziaimpress.it
CLICCA QUI

Per continuare a rimanere sempre aggiornato sui fatti della Toscana
Iscriviti al nostro canale e invita anche i tuoi amici a farlo!