Teatro di Fiesole_foto Eugenia Cesari

FIESOLE (FI) – L’esplorazione interiore in musica di Roberto Cacciapaglia, lo scrittore-viaggiatore Paolo Rumiz con un reading musicale attraverso il Mediterraneo, Matthias Martelli nei panni di Dario Fo, le fasi della vita secondo Simona Molinari, il Moby Dick di Roberto Mercadini, l’Architerror Max Adiansi, l’inedita coppia Wilson & Carotone e i pasticceri rock Roberto Abbiati e Leonardo Capuano.

Solo alcuni protagonisti della “Primavera Fiesolana”, il festival che unisce musica, teatro, cinema e contaminazioni di arti, in programma dal 29 marzo al 16 aprile al Teatro di Fiesole, Firenze.

Alla seconda edizione, “Primavera Fiesolana” si propone come estensione fisica e temporale dell’Estate Fiesolana, il più antico festival all’aperto d’Italia, creando un continuum nell’offerta culturale di Fiesole, tra i borghi più incantevoli e ricchi di storia della Toscana.

Un cartellone votato alla qualità, quindi, al via sabato 29 marzo con il capolavoro di Dario Fo “Mistero buffo”, nell’acclamata interpretazione dell’attore e giullare Matthias Martelli, che approda a Fiesole dopo 200 repliche in tutto il mondo.

“Il Legno del mare e Divagazioni sulla malinconia” è il titolo dello spettacolo che Paolo Rumiz presenta lunedì 31 marzo, accompagnato dal musicista greco Vangelis Merkouris. Il giornalista, scrittore e viaggiatore conduce il pubblico in un doppio viaggio: il canto del legno che viene dal mare narra l’epopea delle barche dei migranti che si trasformano in strumenti a corda, come quelli suonati da Merkouris. A seguire il racconto diventa una divagazione sulla malinconia e ripercorre il periplo del Mediterraneo sulle tracce di un sentimento antico che fonde amore e tristezza.

Martedì primo aprile si rinnova la collaborazione con la Scuola di Musica di Fiesole, che nell’occasione presenta le sue giovani eccellenze in concerto. Musica che fonde classica e ricerca, tradizione e contemporaneità: quella di Roberto Cacciapaglia, pianista di fama internazionale e autore di culto, in concerto mercoledì 2 aprile per farci ascoltare, tra gli altri, il nuovo album “Time to Be”, un disco che è un invito a riflettere sul nostro essere, a ritrovare l’armonia e l’equilibrio.

Venerdì 4 aprile arriva l’Architerror, al secolo Max Adiansi, architetto bresciano di lungo corso, ideatore e autore della seguitissima pagina social in cui annovera, con sguardo ironico e piglio dissacratorio, gli obbrobri architettonici della Penisola e oltre. Un incontro-spettacolo per sorridere e confrontarsi. E capire perché “Studiamo il brutto per capire il bello”.

“Mondo divino” è invece il progetto a quattro mani di Tonino Carotone, l’ineffabile “maestro dell’ora brava”, e Giulio Wilson, cantautore fiorentino già al fianco degli Inti-Illimani, in concerto sabato 5 aprile.

Ottima musica anche sul grande schermo del Teatro di Fiesole: martedì 8 aprile (dalle ore 20) si proiettano i docu-film “Francesco Guccini: fra la Via Emilia e il West” e “Stop Making Sense” dei Talking Heads.

Martedì 15 aprile (dalle ore 20) “Dallamericaruso. Il Concerto Perduto” di Lucio Dalla e “Mutiny in Heaven | The Birthday Party. Nick Cave – La prima fila non è per i fragili”. Quattro pellicole che immortalano live passati alla storia, interviste e dietro le quinte. A introdurre le serate sono il giornalista Benedetto Ferrara e i suoi ospiti musicali.

“Egocentrica”, “La Felicità”, “In cerca di te” sono solo alcune perle disseminate negli anni dalla cantautrice Premio Tenco Simona Molinari, che ritroviamo nel concerto di giovedì 10 aprile a Fiesole, insieme a brani di Dalla, De Gregori, Ella Fitzgerald… Canzoni con cui l’artista ci conduce attraverso i diversi momenti della vita.

E ancora, sabato 12 aprile l’attore, scrittore, poeta e divulgatore Roberto Mercadini alle prese con “Moby Dick”, un viaggio negli abissi marini e in quelli della parola. A caccia della balena bianca, dei suoi segreti e dei suoi misteri.

Uno crede che la crema pasticcera sia delicata e bionda come una donna, l’altro conosce la poesia, i poeti, i loro versi… Primavera Fiesolana si chiude mercoledì 16 aprile con “Pasticceri. Io e mio fratello Roberto”, un cult del teatro italiano di e con Roberto Abbiati e Leonardo Capuano, con oltre 20 anni di repliche.

“È un programma votato alla multidisciplinarietà e alla qualità, in linea con l’Estate Fiesolana – spiega il responsabile del teatro Claudio Bertini – i riscontri di pubblico delle prime edizioni della Primavera Fiesolana e dell’Autunno Fiesolano ci incoraggiano verso questa scelta artistica. Ringraziamo tutte le Istituzioni e gli sponsor che condividono con noi questo percorso”.

www.teatrodifiesole.it