Lo sciopero del 12 novembre

SIENA – Manifestazione Fim-Fiom-Uilm a Siena (con sciopero) per il rinnovo del Contratto nazionale metalmeccanici.

Dopo otto incontri e oltre sei mesi di confronto la trattativa tra sindacati e controparti si è interrotta a causa della forte contrarietà di Federmeccanica-Assistal rispetto alle richieste contenute nella piattaforma di Fim-Fiom-Uilm. Federmeccanica-Assistal hanno replicato alle richieste sindacali con una contro-piattaforma rigettando nei fatti le richieste sindacali.

L’iniziativa di Siena, che investe i lavoratori e le lavoratrici delle province senese e aretina, prevede alle 10 il ritrovo dei manifestanti alla Lizza, alle 10:15 partenza del corteo con comizi conclusivi in piazza Salimbeni. Interverranno, oltre a lavoratrici e lavoratori, Barbara Tibaldi (Segretaria Nazionale FIOM CGIL), Massimiliano Nobis (Segretario Nazionale FIM CISL), Guglielmo Gambardella (Segretario Nazionale UILM UIL).

Mobilitazioni analoghe a quella di Siena (manifestazione e sciopero per il rinnovo del Contratto nazionale metalmeccanici) ci saranno in Toscana anche il 18 dicembre a Prato (interessate le province di Firenze-Prato-Pistoia) e il 10 gennaio a Livorno (interessate le province di Grosseto-Livorno-Pisa-Lucca-Massa Carrara)

LE RAGIONI DELLO STOP ALLA TRATTATIVA

SALARIO

Respinta la richiesta di aumento di 280 euro (Liv. C3).

Nessun aumento certo nel contratto nazionale ma tutto legato all’andamento inflattivo.

Chiesto il peggioramento della clausola di salvaguardia posticipando di 6 mesi parte dell’aumento sui minimi

Nessuna volontà di rendere efficaci gli aumenti contrattuali, per impedire l’assorbimento dei superminimi.

PREMI DI RISULTATO

Per i lavoratori delle aziende senza contrattazione aziendale viene proposta una soluzione di fatto impraticabile e difficilmente raggiungibile.

ORARIO DI LAVORO

Nessuna riduzione dell’orario di lavoro e nessuna volontà nel regolare lo smart-working.

Nessuna disponibilità a riconoscere permessi per conciliare tempi di vita e di cura dei figli e genitori.

Chiesta la fruizione collettiva dei PAR individuali non utilizzati.

CONTRATTI PRECARI

Nessuna disponibilità a regolare l’utilizzo dei contratti precari attraverso il Contratto nazionale.

APPALTI

Nessuna garanzia per i lavoratori in caso di cambio appalto.

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