SIENA – Veronica Cruciani dirige Lodo Guenzi e Sara Putignano in ‘Molto rumore per nulla’, uno dei testi più conosciuti di William Shakespeare, in scena per i Teatri di Sena ai Rinnovati venerdì 13 dicembre.

«Questa opera, una delle migliori di Shakespeare, scritta tra il 1598 e il 1599, ruota soprattutto attorno alla scrittura di messaggi segreti, allo spiare e origliare conversazioni riservate – spiega la regista Crociani -. Si caratterizza per innumerevoli giochi di parole e una brillante interpretazione dei ruoli di genere». Come in molte commedie del Bardo, si tratta di una storia giocata su scambi di persona, intrighi, duelli. L’opera si articola su equivoci originati da discorsi dei protagonisti.

«’Molto rumore per nulla’ – continua Crociani – è caratterizzata da una comicità ironica e d’effetto, ma stimola anche riflessioni complesse: come il differente trattamento all’interno della società agli uomini e alle donne. La differenza nelle relazioni tra sessi opposti e uguali è al centro della commedia di Shakespeare che, per alcuni temi come il linguaggio violento e la trama ingannevole, sembra in certi momenti oscillare verso il tragico».

La trama, o meglio le trame di ‘Molto rumore per nulla’, con un numeroso cast, la inquadrano in un modello tragicomico. Leonato, un nobiluomo, vive a Messina con la sua splendida figlia Hero, suo fratello maggiore e la figlia Beatrice. Accoglie alcuni amici tornati dalla guerra: il principe Don Pedro e i due compagni di battaglia Claudio e Benedick. Con loro, Don John, fratello illegittimo di Don Pedro. I soldati arrivano a casa di Leonato, Benedick e Beatrice riprendono una schermaglia. Claudio e Hero si innamorano e decidono di sposarsi.

Intanto, Beatrice e Benedick fanno pace: addirittura si innamorano e decidono di sposarsi. Don John, però, convince Borachio a sedurre Margaret, la cameriera di Hero. Si apposta alla finestra della protagonista e Claudio vedendola, crederà che sia la sua amata a tradirlo. Furioso, abbandona Hero all’altare. I membri della famiglia decidono di nasconderla fino a quando potranno rivendicarne l’innocenza. Una guardia sente Borachio vantarsi della propria villania; Dogberry e Verges lo arrestano con Conrad, seguace di Don Jon. Leonato impone a Claudio di dichiarare l’innocenza di Hero. Lo costringe a sposare sua nipote, che somiglia moltissimo a Hero. Claudio si reca in chiesa, preparandosi a sposare una donna misteriosa che, con un colpo di scena finale, si rivela essere Hero. È sopraffatto dalla felicità e anche Benedick chiede a Beatrice di sposarlo. La commedia si chiude con una danza degli amanti che celebrano il doppio matrimonio.

Tutti i personaggi sono ingannati, truffati dalle parole che pronunciano o ascoltano. Shakespeare esalta il potere delle parole, dell’interpretazione e del racconto, in una vicenda in cui vero e falso sono versioni di una stessa realtà.

Iscriviti al nuovo canale WhatsApp di agenziaimpress.it
CLICCA QUI

Per continuare a rimanere sempre aggiornato sui fatti della Toscana
Iscriviti al nostro canale e invita anche i tuoi amici a farlo!