ROMA – Beko non ha cambiato direzione. L’azienda, nell’incontro in corso a Roma, avrebbe confermato a sindacati e istituzioni il piano industriale.
Previsti quindi per l’Italia 1.935 esuberi e il disimpegno dagli stabilimenti di Siena e Comunanza (Ascoli Piceno). Per il governo sono presenti il ministro Adolfo Urso e il sottosegretario Fausto Bergamotto. A questo punto c’è da capire quanto potrà incidere il golden power nell’eventuale processo di reindustrializzazione, visto che il gruppo turco, al di là delle promesse ministeriali, è deciso ad arrivare fino in fondo.
Il piano di Beko Europe per l’Italia, “nelle sue componenti e risultati economico finanziari, non può cambiare” ed è “in linea con il golden power” ha detto Maurizio David Sberna, responsabile relazioni esterne dell’azienda, intervenendo al tavolo. Sberna ha ricordato che la multinazionale turca, prima che in Italia, ha agito “in Polonia e Regno Unito per evitare ulteriori sovrapposizioni”. “La tempestività con cui abbiamo agito in Gran Bretagna e in Polonia ci ha consentito di avere risorse. Siena, Cassinetta e Comunanza, nonostante gli investimenti non hanno equilibrio finanziario. Senza un intervento tra due anni saremo in difficoltà gravi” ha detto l’azienda.
“Siamo disponibili a discutere con governo, istituzioni locali e soprattutto con le organizzazioni sindacali per fare ulteriori valutazioni industriali al fine di identificare le modalità con cui affrontare la situazione e assorbire le perdite che abbiamo”, ha detto.