ROMA – “Le province italiane continuano a essere centrali nelle istituzioni nazionali ma oggi confermiamo il nostro ruolo di enti più vicini ai cittadini, al di là delle città e delle metropoli, dove vivono più del 70% degli italiani”.

Lo ha detto l’ex presidente dell’Upi e neo-governatore dell’Emilia Romagna, Michele de Pascale, aprendo i lavori della 35esima assemblea congressuale dell’Unione delle Province.

Assemblea alla quale ha fatto il suo arrivo il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, all’interno della Protomoteca del Campidoglio.

L’Assemblea congressuale dell’Upi, l’Unione delle province d’Italia, oggi dovrà proclamare il nuovo presidente dopo l’elezione di Michele de Pascale a governatore dell’Emilia Romagna. Il Capo dello Stato è stato accolto da un applauso scrosciante dei presidenti di Provincia, tutti in piedi con fascia blu secondo quanto previsto dal cerimoniale.

“Nel corso di 5 anni l’Upi e le Province hanno recuperato agibilità e rispetto. Spero che chi mi seguirà possa fare meglio di me anche perchè gli anni appena trascorsi non sono stati semplici, tra Covid e devastazioni ambientali che spesso hanno devastato il Paese. Il vuoto creato sull’operatività delle Province non ci ha fatto tirare indietro quando si sono dovute affrontare le gravi emergenze degli ultimi anni” ha detto de Pascale.

“Nelle 120mila classi delle scuole gestite dalle province studiano e si formano tantissimi giovani italiani”, ha ricordato de Pascale. “I 2,5 miliardi dati dal Pnrr consentiranno la realizzazione di 20 nuovi istituti all’avanguardia. Il Pnrr ha consentito poi la messa a terra di oltre 3mila progetti. Ma per fare questo, bisogna ricordarlo, c’è bisogno di nuovo personale”.

Iscriviti al nuovo canale WhatsApp di agenziaimpress.it
CLICCA QUI

Per continuare a rimanere sempre aggiornato sui fatti della Toscana
Iscriviti al nostro canale e invita anche i tuoi amici a farlo!