SIENA – Ognuno rivendica le proprie ragioni, attaccando o smentito a seconda della campana sentita. Innegabile però che la questione esista, perchè è lo stesso rettore Roberto Di Pietra ad ammetterla.
“Comunico che le elezioni delle Rappresentanze Studentesche per il biennio 2025-2026, alla luce di segnalazioni circostanziate di gravi comportamenti che possono aver turbato il regolare svolgimento delle votazioni sono, al momento, sospese”, ha affermato il vertice dell’Università di Siena, annunciando approfondimenti in merito ed eventuali sanzioni disciplinari. I protagonisti sarebbero Link Siena, da una parte, e Cravos e Gioventù Universitaria dall’altra, accusate di “coercizioni”.
“Per noi, che abbiamo lavorato a questa tornata elettorale con impegno e dedizione, è una situazione difficile, ma riconosciamo che questa decisione riflette un aspetto importante: il reale funzionamento e l’impegno del Comitato Unico di Garanzia per le Pari Opportunità (CUG). Questo organo, in questi due giorni, ha preso sul serio una serie di segnalazioni che da anni denunciamo all’Università di Siena”, denunciano da Link, senza puntare il dito direttamente contro nessuno, anche se poi sui social sono chiari i riferimenti alle altre due sigle.
“Gioventù Universitaria condanna ogni forma di sopruso adottato nei confronti degli studenti per estorcere il voto. Non sappiamo da chi siano arrivate queste denunce né quale sia l’entità dell’atto coercitivo, ma prendiamo le distanze da chi (candidati e Associazioni) ha violato la libertà fisica e di pensiero di studenti e studentesse – replicano dalla formazione, che fa riferimento alla destra identitaria -. Siamo però in profondo disaccordo con l’avventatezza con cui il Rettore ha preso questa scelta, non chiamando a colloquio le liste partecipanti alle elezioni. Abbiamo infatti dovuto recarci al Rettorato per ricevere spiegazioni. Ancora però risultano lacunose”.
Sulla stessa lunghezza d’onda Cravos, pur essendo orientata politicamente in campo avverso. “Come Cravos condanniamo ogni forma di sopruso e di ostacolo all’espressione democratica del voto – fanno sapere dall’associazione -. Allo stesso tempo rigettiamo con forza ogni voce diffamatoria nei nostri confronti messa in giro da un’associazione che strumentalizza tematiche delicatissime per il proprio tornaconto elettorale”.