FIRENZE – Una legge per disciplinare l’innovazione digitale e tutale i diritti di cittadinanza. Norma in un solo testo le due precedenti che regolavano il settore, la legge 1 del 2004 e la 54 del 2009.
“Il nuovo testo tiene conto dell’approvazione di obiettivi europei quali l’Agenda Digitale Europea, del programma Europa digitale, e di altre norme che sono intervenute a regolare il settore”, hanno evidenziato dalla Regione. “Abbiamo unificato – ha precisato il presidente Eugenio Giani – due norme regionali nell’interesse di cittadini, enti locali e organismi del sistema regionale. Gli uffici regionali e l’assessore Ciuoffo da questo punto di vista hanno svolto un lavoro prezioso. Il nuovo testo va incontro alle esigenze di organicità e razionalizzazione normativa di un settore in costante evoluzione ed alla necessità di adeguato aggiornamento, anche alla luce delle nuove esigenze di transizione digitale e delle dinamiche di mercato e la conseguente necessità di innovazione per sostenere la competitività, per una Pubblica Amministrazione altamente accessibile, flessibile ed efficiente, che è quella che perseguiamo da tempo”.
La legge “tiene conto anche della necessità di rimuovere e prevenire gli ostacoli che impediscono la piena parità di accesso alle informazioni e alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, di ridurre il divario digitale esistente tra coloro che conoscono e abitualmente utilizzano efficacemente gli strumenti informatici e coloro che, per le ragioni più diverse, ne risultano esclusi o limitati”.
Infine, “uno degli aspetti nuovi della legge è la trasformazione del Consorzio Metis, che è al centro della governance regionale per la transizione al digitale e mira a creare un ambiente digitale integrato, in uno dei soggetti principali attraverso i quali verranno gestite le tematiche più strategiche a livello trasversale per l’intero territorio toscano, in modo omogeneo rispetto all’ambito della PA locale, della Sanità, e nei confronti dei servizi digitali per cittadini ed imprese”.