SIENA – «La trasformazione dei personaggi avviene morbida, grazie a una regia che la modella con cromatismi e movimenti talvolta sinuosi, altre volte repentini, ma sempre nel rispetto di un racconto elaborato in cui le meschinità dell’animo umano ci servano a sorridere, ma anche a suggerirci il miglior modo per sbarazzarsene».

Claudio ‘Greg’ Gregori, regista, racconta ‘L’Anatra all’Arancia’, la commedia, direzione artistica, in scena il 29 novembre al Teatro dei Rinnovati.NLa stagione dei Teatri di Siena, direttore artistico Vincenzo Bocciarelli, continua con questo classico feuilleton dove i personaggi si muovono algidi ed eleganti su una scacchiera irta di trabocchetti. La commedia coinvolge e trascina nel suo vortice di battute sagaci.

‘L’Anatra all’Arancia’, (Le canard à l’orange), è la versione che il celebre commediografo francese Marc-Gilbert Sauvajon ha tratto dalla commedia di William Douglas Home ‘The Secretary Bird’ del 1967. Immediato è stato il successo sia a Londra che a Parigi, come in Italia; si ripete con la regia di Claudio ‘Greg’ Gregori. In scena Emilio Solfrizzi e Carlotta Natoli; con Ruben Rigillo, Beatrice Schiaffino e Antonella Piccolo.
Una trama che assomiglia ad una perfetta griglia. Lisa e Gilbert De Roy, sposati da quindici anni, hanno due figli, una bella casa ed una esistenza a due senza nubi, o quasi. Questa perfetta armonia che spesso, con fretta, si definisce felicità può con il tempo generare una certa stanchezza al punto da sollevare il desiderio di quelle particolari distrazioni comunemente chiamate anche adulterio. Purtroppo sì. E chi è il responsabile?

Gilbert è senza dubbio il marito tradito che sta per essere abbandonato da Lisa, ma lei ha eccellenti ragioni per pensare che sia Gilbert ad averla trascurata e tradita. La storia potrebbe finire qui, e invece è proprio qui che comincia. Gilbert De Roy con i denti e le unghie ingaggerà, con un’avversaria al suo livello, Lisa, servendosi di una tattica apparentemente scombinata, una pittoresca e divertentissima lotta in cui sono coinvolti l’amante di lei e la bella segretaria di lui oltre all’invadente domestica.
Un meccanismo comico efficacissimo, ciò che capita a Gilbert De Roy potrebbe oggi o domani capitare a qualunque marito.

Ogni mossa dei protagonisti, però, ne rivela le emozioni, le mette a nudo a poco a poco e il cinismo lascia il passo ai timori, all’acredine, alla rivalità, alla gelosia; in sintesi, all’amore, poiché è questo il vero protagonista.
Una commedia ad alto gradimento: la storia piace, i personaggi sono empatici; la trama, pur con diverse interpretazioni, può interfacciarsi con la nostra realtà.

Inizio spettacolo alle 21. Si replica sabato 30 novembre e, domenica 1° dicembre, alle 17.
Il cartellone dei Teatri di Siena prosegue il 6 dicembre con ‘Racconti Disumani’, di Franz Kafka, regia di Alessandro Gassmann. Due grandi artisti, come Alessandro Gassmann e Giorgio Pasotti, si misurano con le parole di Franz Kafka: Due ‘racconti disumani’ per parlare, Pasotti interpretando e Gassmann dirigendo, agli uomini degli uomini. ‘Una relazione per un’Accademia’ e ‘La tana’, due storie di animali, sembrerebbero, una che mette a nudo la superficialità di un modo di essere attraverso comportamenti stereotipati, l’altro che racconta il bisogno di costruirsi il riparo perfetto che ci metta al sicuro. Inizio spettacolo alle 21. Si replica sabato 7 e, domenica 8 dicembre, alle 17.

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