SIENA – Siena non lascia soli i lavoratori e le lavoratrici dello stabilimento della Beko Europe. Dopo l’annuncio della chiusura del sito industriale da parte della multinazionale entro il 31 dicembre 2025, un corteo con circa 400 persone ha sfilato stamattina lungo le vie della città toccando i luoghi simbolo di Siena, compresa piazza del Campo, per finire in piazza Salimbeni con gli interventi dei sindacati.

A fianco dei lavoratori i sindaci del territorio, la presidente della Provincia Agnese Carletti, i parlamentari del Pd Silvio Franceschelli ed Emiliano Fossi e il deputato di Fratelli d’Italia Francesco Michelotti, oltre alla regione Toscana con il consigliere delegato Valerio Fabiani e le consigliere Anna Paris ed Elena Rosignoli, l’europarlamentare Dario Nardella.

Non ha voluto far mancare la sua presenza nemmeno il cardinale Augusto Paolo Lojudice che ha ricordato come occorra “fare rete tra istituzioni, chiesa, sindacati e società civile per essere accanto a chi rischia di perdere il proprio posto di lavoro con ricadute sociali ed economiche importanti e preoccupanti su tutto il territorio. Un disagio che certamente verrà intercettato e sostenuto dai centri di ascolto della Caritas”.

“Siamo in piazza per chiedere al governo di prendersi le responsabilità di aver gestito una partita in maniera direi fallimentare e per chiedere alla Beko, prima che esca definitivamente da quel tavolo, di trovare un investitore” ha detto Daniela Miniero, segretaria della Fiom Cgil di Siena, parlando coi giornalisti a margine del corteo di protesta che si è svolto oggi contro l’annunciata chiusura dello stabilimento entro la fine del 2025. “Chiediamo la reindustrializzazione di quel sito – ha aggiunto – e un periodo lungo di ammortizzatori sociali perché non si possono lasciare 299 famiglie senza un salario”. “Beko ritiri il piano industriale, come abbiamo detto al Ministero, questo non è un piano industriale, è un piano per portar via lavoro dall’Europa; è sotto attacco tutta l’Europa”, ha affermato Giuseppe Cesarano della Fim Cisl. Per Massimo Martini della Uilm Uil “la manifestazione di oggi mi sembra molto riuscita, con molta partecipazione, importante la presenza di istituzioni e parlamentari sia nazionali che europei e questo è un segnale importante che ci dà forza per continuare nella nostra vertenza”.

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