Sergio Mattarella all'assemblea Anci

TORINO – “Cari Sindaci, le Amministrazioni comunali svolgono funzioni vitali per la Repubblica. Il vostro impegno quotidiano, compresi i sacrifici personali di ciascuno, consentono alle comunità di percorrere le loro strade e di lavorare per il domani. La vostra – so bene – è un’attività di prossimità che vi rincorre ben oltre la soglia dei vostri uffici. Una prossimità che è apertura al confronto e alla partecipazione popolare. Una prossimità che è anche trasparenza”

Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella intervenuto alla cerimonia di apertura della 41^ assemblea congressuale di Anci, l’associazione nazionale dei Comuni italiani, che ha eletto presidente all’unanimità Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli.

“A San Benedetto del Tronto, nel 2017, durante la Conferenza nazionale dei piccoli Comuni – ha proseguito il Capo dello Stato -, l’Anci lanciò l’Agenda del contro-esodo, sulla base della spinta venuta dall’Assemblea di Bari dell’anno precedente. È tempo di bilanci su questo fronte. I territori non più presidiati sono destinati a divenire, da risorsa, condizione critica, producendo un assurdo spreco di beni. Un dialogo paritario è necessario per affrontare le questioni che si pongono e colgo parole del Presidente Manfredi nel ricordare, quanto affermato, che le materie rientranti nelle funzioni fondamentali degli enti locali non sono suscettibili di devoluzione a livelli di governo diversi dagli stessi Comuni”.

“La collaborazione tra le istituzioni è un dovere repubblicano. Con chi costruire l’Italia dei prossimi decenni se non con i Comuni? È un’opera che richiede partecipazione corale e diffusa, concordia tra le istituzioni, convergenza delle istanze popolari. La concordia è necessaria di fronte alle emergenze, purtroppo divenute frequenti”.

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Il saluto tra Manfredi e Mattarella

“La democrazia dei Comuni – ha proseguito Mattarella – , la più vicina ai cittadini, è la radice basilare della democrazia del nostro Paese. Rappresenta la prima linea delle istituzioni della Repubblica. Averne cura, farla crescere nella partecipazione, dare prova di un esercizio dei poteri efficace, rispettoso della libertà del confronto, è condizione di salute per l’Italia”.

“È un privilegio, ancor prima di essere una responsabilità, rappresentare e servire – come fate – le vostre comunità. Il ruolo dei Comuni è cruciale, così come la loro funzione di rappresentare le attese delle rispettive comunità. Sono l’espressione più emblematica i Comuni delle diversità italiane, simbolo – anche in questo – della libertà e della unità del nostro Paese”.

“I Costituenti vollero porre l’autonomia dei Comuni come perno di un pluralismo sociale e istituzionale. Libertà e pluralismo come vettori di uno sviluppo della nuova Italia. Un’Italia in cui la partecipazione alle elezioni – dopo l’epoca del podestà nominato dal regime – rendeva i cittadini protagonisti effettivi. Anche per questa ragione occorre adoperarsi, culturalmente e politicamente, perché la partecipazione al voto torni a salire”.

“i Comuni sono oggi al lavoro nell’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, attività che vede in campo risorse rilevanti poste a disposizione dall’Unione Europea. Come sempre, il tema rilevante è quello delle somme disponibili e delle opzioni di spesa conseguenti, che il Parlamento consegna al Governo con la legge di bilancio. Come è naturale, le scelte che i governi nazionali hanno fatto a Bruxelles con il Patto di stabilità si riflettono anche sui Comuni”.

“Non possiamo dimenticare che questi ultimi, in prima linea nel rapporto con i cittadini, sono chiamati a sovvenire ai bisogni più immediati ed elementari della popolazione. Presidente Manfredi, lei ha indicato, poc’anzi, alcuni punti di un’agenda di confronto che non possono essere evasi: dalla casa ai servizi sanitari, ai servizi per le aree interne, alla sicurezza, ai trasporti, alla sostenibilità ambientale, ai giovani, alla finanza locale. I Comuni, nell’ambito della spesa della Pubblica Amministrazione, in senso lato, risultano virtuosi. Lo riconoscono tutti i parametri di valutazione. Non posso, quindi, che auspicare una fruttuosa interlocuzione”.

Mattarella all’Anci