SIENA – Il 200° anniversario della prima esecuzione della Sinfonia n. 9 in re minore di Ludwig van Beethoven vale la scelta dell’Accademia Musicale Chigiana di dedicarle un evento eccezionale, come l’apertura della Stagione Micat in Vertice N. 102, secondo tradizione il 22 novembre ricorrenza di Santa Cecilia, al Teatro dei Rinnovati.
Un cast di assoluto valore interpreta questo capolavoro: straordinario connubio di musica potente e versi ispirati che allarga l’orizzonte delle relazioni umane in un tempo in cui salgono le divisioni culturali, politiche, religiose. L’Orchestra Canova, eccellente giovane formazione italiana, diretta da Enrico Saverio Pagano, i solisti Elisa Balbo soprano, Benedetta Mazzetto mezzosoprano, Paolo Mascari tenore, Giacomo Nanni basso, e il Coro della Cattedrale di Siena ‘Guido Chigi Saracini’ diretto da Lorenzo Donati, interpreteranno i versi di An die Freude (Inno alla gioia), l’ode di Friedrich Von Schiller che, in musica, corrisponde al quarto movimento della ‘Nona’, tema adottato nel 1972 dal Consiglio d’Europa, su proposta di Herbert von Karajan, come Inno d’Europa.
Un concerto imponente adatto ad aprire la Micat in Vertice 2024 – 2025, fedele alla grande tradizione dell’Accademia Musicale Chigiana.
«La nostra proposta per la Stagione n. 102 si articola in un percorso di 14 imperdibili concerti che – dice il direttore artistico Nicola Sani – attraversano la storia della musica, con capolavori assoluti di tutti i tempi e inedite proposte, portando a Siena i nomi più illustri della scena concertistica mondiale. Questa Micat in Vertice rappresenta un perfetto equilibrio tra tradizione e innovazione, confermando l’Accademia Chigiana come un riferimento assoluto nel panorama musicale internazionale, sia per l’alta formazione che per la programmazione concertistica e di spettacolo dal vivo».
La Nona Sinfonia, composta tra il 1822 e il 1824, eseguita per la prima volta il 7 maggio 1824 al Theater am Karntnertor di Vienna, apparve subito come un capolavoro rivoluzionario, per la presenza di voci e coro, e per il nuovo concetto di ‘Sinfonia’. Oltre che una sintesi di tutto ciò che era stato fino ad allora sperimentato e acquisito nel genere sinfonico, dalla forma-sonata al Lied, dalle Variazioni allo stile fugato, la Nona è una grandiosa architettura sonora nella quale Beethoven fa convivere altri generi musicali: lo stile operistico, la musica militare, gli esotismi ‘alla turca’, la scrittura polifonica tipica della musica sacra.
Elementi eterogenei che compongono un organismo unitario, ricco di invenzioni timbriche e di finezze ritmiche e metriche, come le soluzioni poliritmiche del primo movimento o i raggruppamenti alternativamente a tre e a quattro battute dello Scherzo, e caratterizzato da continui impulsi dinamici che imprimono un’energia inesauribile al capolavoro di Beethoven. Inizio concerto ore 21, guida all’ascolto 20,30.