PRATO – “Una sezione distaccata della Direzione distrettuale antimafia a Prato? No, non serve”. Lo stop arriva da Nicola Gratteri, procuratore di Napoli e uno dei simboli della lotta alla criminalità organizzata.

“Non serve parcellizzare. Più parcellizzi, più aumenta spesa e non si lavora a regime. Soprattutto oggi che un’ordinanza custodia cautelare deve essere firmata da tre giudici”, ha spiegato il magistrato, protagonista dell’evento “Un Prato di libri”. Di diverso avviso si era detto Luca Tescaroli, pm presso la Dda di Firenze. “La mia è solo un’opinione – ha precisato Gratteri –. Siamo in democrazia e ognuno ne può avere una diversa”.

L’idea di chiedere per Prato una sezione distaccata della Dda è stata lanciata lo scorso 10 ottobre dai deputati di Fratelli d’Italia Chiara La Porta e Francesco Michelotti, all’indomani del pestaggio di operai e sindacalisti davanti alla confezione cinese Lin Weilong di Seano.

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