CHIANCIANO TERME – Ci sono anche tre siti toscani tra le undici candidature per il Marchio del Patrimonio Europeo presentate al Ministero della Cultura che cura la procedura di preselezione dei siti italiani. Undici in totale quelli italiani che si sono presentati con un proprio progetto.

Le due migliori candidature saranno presentate alla Commissione europea: in lizza la ceramica di Montelupo Fiorentino, il Museo diffuso della memoria di Niccioleta a Massa Marittima e la riserva di Pietraporciana e La Foce a Chianciano Terme.

Il Marchio del Patrimonio europeo, noto a livello europeo con la denominazione European Heritage Label, è un riconoscimento comunitario finalizzato a valorizzare il patrimonio culturale comune, tramite il quale rafforzare il senso di appartenenza all’Unione europea. L’azione è gestita dalla Commissione europea. L’ultimo sito italiano a ricevere il Marchio del Patrimonio Europeo, nell’ambito della selezione 2023, è stato il Comune di Sant’Anna di Stazzema, in Toscana, che si è aggiunto agli altri quattro luoghi della cultura in Italia già insigniti del riconoscimento: il comune di Ventotene (Marchio nella selezione 2021), il Museo Casa De Gasperi (Marchio nella selezione 2014), Forte Cadine (Marchio nella selezione 2017) e l’Area archeologica di Ostia antica (Marchio nella selezione 2019).

Il progetto Guerra in Valdorcia presentato da Chianciano Terme

L’Europa cerca nuovi simboli di cultura, storia e speranza e Chianciano Terme risponde con il suo territorio candidando il progetto “Guerra in Valdorcia: La Foce e Pietraporciana simbolo dei valori resilienti dell’Europa” a Marchio Patrimonio Europeo 2025.

Un progetto che vuole rendere omaggio alla forza di una comunità che non solo ha saputo superare le avversità del conflitto mondiale, ma ha costruito un ponte di valori intramontabili quali solidarietà, armonia con il paesaggio e rigenerazione. E così La Foce e la riserva naturale di Pietraporciana, inserita con i suoi 341 ettari nella Val d’Orcia patrimonio dell’umanità Unesco e nella Valdichiana, raccontano molto di più. In quei luoghi, storie di coraggio si intrecciano ai paesaggi mozzafiato: la comunità rurale de La Foce, unita nel dolore e nella speranza, è diventata un faro per l’Europa di oggi.

Attraverso il progetto “Guerra in Valdorcia: La Foce e Pietraporciana simbolo dei valori resilienti dell’Europa”, Chianciano Terme, fra gli undici siti italiani che concorrono al Marchio di Patrimonio Europeo, vuole trasformare queste terre in un laboratorio vivente di memoria, invitando i visitatori a riflettere sulla resilienza e sull’importanza di valori comuni. Non solo bellezza, dunque, ma anche potenza di una storia che risuona nell’anima dell’Europa contemporanea: Chianciano Terme con i suoi due siti di pregio La Foce e la riserva Pietraporciana come simbolo di rinascita e come testimone silenziosa della forza collettiva di un popolo. La candidatura al Marchio Patrimonio Europeo 2025 è un invito a tutti, italiani ed europei, a riscoprire le radici condivise che uniscono e che ancora oggi, come allora, sono capaci di resistere e rinnovarsi di fronte alle sfide del tempo.

“Sono profondamente onorata di annunciare la candidatura del progetto “Guerra in Valdorcia” per il Marchio Patrimonio Europeo 2025. La storia de La Foce e di Pietraporciana rappresenta una parte significativa della nostra identità locale e, al contempo, incarna quei valori universali di solidarietà, resilienza e pace che sono fondamentali per la nostra Europa” – spiega la sindaca Grazia Torelli. – Questi luoghi raccontano non solo la bellezza di un territorio, ma anche la straordinaria capacità di una comunità di unirsi e di superare insieme le sfide più difficili. Con questo progetto, vogliamo far conoscere a tutti, in Italia e all’estero, l’importanza storica e culturale di queste terre, dove il passato si intreccia al presente per costruire un futuro consapevole e condiviso”.

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