FIRENZE – La raccolta delle olive ogni anno si complica in Toscana. Quest’anno poi ci si è messo anche il tempo a fare i capricci e con le piogge abbondanti degli ultimi mesi porterà il raccolto a una resa minore rispetto agli altri anni. Problema principali poi è quello della mancanza di manodopera, soprattutto nelle zone collinari dove le aziende non possono fare impianti moderni.

«Sul tema della manodopera carente le cose vanno molto meglio nel grossetano, lungo la costa, dove sono stati piantati oliveti intensivi e moderni in cui si fa la raccolta meccanicamente, con costi molto inferiori – spiega Ritano Baragli, vicepresidente di Fedagripesca Confcooperative Toscana -. I dati sono chiari: una singola persona riesce a raccogliere 2/3 quintali di olive al giorno, mentre con le macchine riesce a raccoglierne dieci volte tante. I paesaggi collinari della Toscana centrale e del Mugello, però, non permettono di meccanizzare la produzione, dunque è tutto più complesso e col tempo il nostro olio costerà sempre di più perché raccoglierlo è sempre più complesso».

 

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Sul fronte della raccolta in corso Baragli dice che «ha piovuto tanto, le piante sono cariche di olive che hanno tirato su tanta acqua e la resa al frantoio si è abbassata notevolmente. Quest’anno 100 chili di olive stanno rendendo dai 6 ai 10 litri d’olio, mentre di solito rendono dai 12 ai 16. Non c’è economicità in queste produzioni, in un settore che già soffre quotidianamente per una serie di problemi strutturali. Tuttavia la qualità sarà eccellente e non ci sono stati attacchi della mosca dell’olivo. L’olificazione maggiore sarà a metà novembre, ma l’andamento climatico è molto vario quindi cambierà da un luogo all’altro e da una varietà all’altra: siamo fiduciosi per la raccolta di quest’anno, ma speriamo che il clima di novembre ci aiuti. Avremmo bisogno della tramontana, del bel tempo e dell’abbassamento delle temperature. Per quanto riguarda i prezzi, quelli degli oli Igp all’ingrosso equivalgono all’incirca a quelli dell’anno scorso, “ma visto che aumenterà la produzione prevediamo entrate maggiori».