PIOMBINO – Un capitolo si è chiuso alle 10.09, con la caduta delle torri dell’ex centrale termoelettrica di Piombino (Livorno).
“Quello di oggi – ha detto il presidente regionale Eugenio Giani – è un evento storico, il segno tangibile della nuova progettualità per Piombino e per la costa toscana. Abbiamo detto più volte, anche attraverso la nostra disponibilità per il rigassificatore, che lascerà le acque quando già pattuito con il Governo, della strategia di rilancio innovativo di questo tratto di costa e non solo, come conferma la trattativa sul futuro dell’acciaio in Italia e a Piombino che, come Regione, seguiamo passo dopo passo”.
La demolizione delle due ciminiere, in piedi dal 1977, rientra nell’ambito di un più ampio intervento di smantellamento e bonifica del sito industriale per la sua riconversione a struttura turistico ricettiva. Le ciminiere sono state abbattute con microcariche esplosive posizionate alla base al fine di causarne il collasso.
“L’intervento sulla ex Centrale Enel in generale e l’abbattimento delle ciminiere in particolare – ha dichiarato Francesco Ferrari, sindaco di Piombino – è il simbolo di una città che cambia: da area industriale a struttura turistico ricettiva, una transizione significativa del futuro su cui stiamo lavorando per la nostra città. Per decenni, infatti, si è parlato di quale destinazione dare all’area: grazie all’approvazione del piano strutturale di pochi mesi fa, abbiamo chiuso un iter cruciale per consentire al progetto di proseguire senza rallentamenti”.