PRATO – Un altro suicidio in carcere. Il 77° dall’inizio dell’anno in Italia, più sette agenti della polizia penitenziaria. A togliersi la vita un uomo di 50 anni recluso nell’istituto Dogaia di Prato.

Era in cella da marzo. A nulla sono valsi i soccorsi. “Sebbene nell’ultima parte dell’anno pare vi sia stato un leggero rallentamento nelle morti di carcere e per carcere – ha affermato Gennarino De Fazio, segretario generale della UilPa Polizia Penitenziaria – siamo sempre alle prese con numeri monstre, destinati ad abbattere ogni precedente record. Del resto, la crisi penitenziaria continua a non essere tangibilmente affrontata dal governo e gli indicatori sono tutti in negativo: 15 mila detenuti oltre i posti disponibili, 18mila unità mancanti alla polizia penitenziaria; omicidi, suicidi, violenze di ogni genere, stupri, piazze di spaccio e malaffare. Queste sono oggi le nostre prigioni”.

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