SIENA – Finalmente è arrivata la convocazione al ministero. Quella che sindacati e lavoratori di Beko attendevano da mesi. Le parti, compresi i rappresentanti dell’azienda turca, si vedranno a Roma il prossimo 7 novembre.

Verosimilmente in quella sede verrà presentato il nuovo piano industriale, dove la società vanta quattro stabilimenti. Compreso quello di Siena, che vede 299 occupati: da tempo però coinvolti in lunghi periodi di cassa integrazione e bassa produttività. Non è scontato che Beko confermi tutti gli impegni nel nostro Paese. D’altronde, da quando la capostipite Arcelik ha rilevato il mercato europeo da Whirlpool, cenni sul futuro sono stati minimi: anche dal faccia a faccia dello scorso 25 giugno non emerse nulla di concreto. Anzi, in Polonia poche settimane fa sono state chiuse due fabbriche e le linee produttive trasferite in Turchia.

Considerato anche il finale peggiore, il 24 ottobre sindacati e Regione hanno firmato un accordo per la formazione dei dipendenti. L’ente regionale si è impegnato a stanziare 900 mila euro. L’intesa sarà portato al tavolo ministeriale.

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