PRATO – Quando si è presentato all’appuntamento ad attenderlo c’erano gli uomini della guardia di finanza. Pronti ad arrestato un uomo, di professione osteopata, che avrebbe chiesto 180 mila a due sorelle di Prato per consegnare loro materiale video riguardante il padre, imprenditore tessile.
In pratica, durante alcuni trattamenti fisioterapici il genitore (deceduto nel 2023)) avrebbe fatto delle confidenze in merito ad alcuni lasciati a una persona esterna al cerchio famigliare.
Nel 2022 le due donne avevano scoperto da alcuni documenti che il padre soffriva di più patologie e che pur non volendo avere con loro “alcun rapporto” le stesse “venivamo tuttavia nominate eredi universali” disponendo invece un legato, pari a 20.000 euro e un’auto, a una terza persona. A seguito della documentazione ricevuta dall’Agenzia delle entrate di Prato, le figlie avevano però scoperto “che dal 2020 al 2023 il padre aveva venduto quasi tutti gli immobili (a prezzi irrisori) ed effettuato una donazione di denaro di centomila euro” alla persona a cui era destinato il legato.
Ad agosto scorso poi le due sorelle sono state contattate dall’osteopata che spiegava di aver conosciuto l’imprenditore in un albergo di Montegrotto Terme (Padova) e di averlo avuto in cura. Alle due eredi avrebbe riferito che il padre “era succube di una persona” che si sarebbe appropriata delle sue disponibilità, che il genitore non poteva contattarle perchè privato del telefono e anche del portafogli, e che era impossibilitato a prendere qualunque decisione in autonomia.
L’osteopata sosteneva di aver “molte registrazioni effettuate durante i trattamenti al padre, oltre ad altre” relative a colloqui con la persona che avrebbe approfittato del padre e che “affermava di decidere anche per conto dell’imprenditore, impedendogli di contattare le figlie”. Da qui la richiesta di soldi, finita però con l’arresto dell’uomo.