Vittorioso in 13 sezioni su 16. Una vittoria col botto quella di Matteo Bracciali, il trentenne nuovo candidato sindaco del centro-sinistra aretino. Con il 48% di preferenze, Bracciali ha superato le primarie e ha staccato di molti punti gli altri due candidati: al secondo posto col 30,9% dei voti il presidente del consiglio comunale Luciano Ralli e ultimo il pro-sindaco Stefano Gasperini con solo il 20,7% dei voti. Arezzo ha deciso. Anche se il risultato elettorale è da capogiro, nasconde un risvolto preoccupante: quello dell’affluenza alle urne. Stando ai calcoli, la percentuale di affluenza registrata è precipitata: il totale è di 5358 elettori contro gli 8315 del dicembre 2013. Un balzo all’indietro di 36 punti percentuali.
Il rottamatore soft: «Insieme agli altri voglio cambiare la città» I primi ringraziamenti del vincitore sono stati via Facebook per i suoi elettori, e subito dopo per agli avversari: «Ringrazio Luciano e Stefano, senza di loro non ci sarebbero state primarie». E senza primarie ovviamente non ci sarebbe stata questa vittoria: riconoscimento importante che Bracciali aspettava da tempo, dopo aver assistito al successo degli amici Marco Donati alla Camera e Maria Elena Boschi al Governo, lo stesso Ministro al quale Matteo Bracciali ha telefonato subito dopo il risultato: «Era felice della mia vittoria e si è congratulata con me e – ha continuato- questa è la vittoria di tutti: siamo gli unici a credere ancora nella vittoria collettiva. Questa non è solo la vittoria di una generazione: è il momento di pescare le energie migliori, l’esperienza a volte può essere fondamentale come la freschezza».
Gli sconfitti «E’ andata male, ma ora avanti tutti insieme». Con queste parole hanno commentato la sconfitta gli altri due candidati della sinistra, il presidente del consiglio comunale Ralli e il pro-sindaco Gasperini, che lavoreranno insieme al nuovo candidato sindaco della sinistra fino alle elezioni. «La giunta governerà come ha fatto finora – ha commentato Bracciali – non cambia nulla. Certo, ci vorrà una regia collegiale: ma lo è già anche grazie a Stefano Gasperini da quando Fanfani è andato a Roma». «È stata una bella esperienza – racconta Luciano Ralli – ho spinto gli altri candidati ad avere posizioni più nette. Ho fatto i complimenti a Matteo, è stata una sfida leale, ora c’è da portare avanti insieme il consiglio comunale, ma soprattutto c’è da preparare il programma definitivo più dettagliato di quanto sia ad oggi». Stefano Gasperini ha preferito affidare alla sua pagina Facebook i primi commenti dopo lo spoglio: «E’ stata una bella sfida – scrive – non è andata bene, ma mi ha sostenuto un magnifico gruppo che ringrazio di cuore. Grazie a tutti coloro che mi hanno votato, congratulazioni a Matteo e auguri a tutti noi». «Credo che Gasperini abbia dimostrato fino ad oggi un grande senso di responsabilità – ha commentato Bracciali – ha ancora dei duri mesi davanti, ma sa che può contare sul Pd e sui consiglieri comunali che garantiranno la maggioranza».
Dieci anni per cambiare Arezzo Con il sorriso e l’entusiasmo del vincitore Bracciali lancia già la sua nuova campagna, anche se solo abbozzata: «Il progetto di città deve essere in grado di cambiarla nell’arco di dieci anni. Ma decideremo i dieci punti da mantenere nei primi due mesi. Le infrastrutture devono essere guadagnate e conquistate, cominciando dalla stazione sulla Direttissima. Poi un rapporto diverso tra la gente e il Comune, tra i cittadini e la burocrazia. Non è pensabile che uno debba prendere un giorno di ferie per fare una domanda o interpretare un modulo».