FIRENZE – Una legge che riguarda 172 comuni sui 273 complessivi della Toscana. Intesa come regione diffusa, dove non ci siano territori di serie B.

“Basta marginalità qui si tratta di una legge che attraversa i territori e parla a quei comuni che devono diventare un baricentro dell’attenzione sia per interventi economici e finanziari sia per la capacità di aggregarsi e proporsi, potendo avere una linea finanziaria dedicata”, ha detto il presidente regionale Eugenio Giani. La proposta di legge è al vaglio del Consiglio regionale.

Giani scommette sul “contributo di tutti i consiglieri regionali, facendosi interpreti dei suggerimenti e indicazioni da parte dei sindaci. Intanto ci sono molte misure economiche importanti, penso al bando raccolto dai fondi europei per porta 120 milioni alle aree strategiche, che sono poi una delle sottoclasse dei comuni della Toscana Diffusa; poi ci sono i bandi per la residenzialità, e per i contributi alle giovani coppie che vogliono abitare i comuni montani; e 10 milioni di euro sui trasporti per le aree più fragili”.

In discussione dunque la scelta politica di equità, a favore di aree che non sono quelle delle grandi città, anche se il presidente richiama “azioni mirate a rendere più funzionali ed efficienti i servizi nelle aree urbane”