FIRENZE – Tra le sei città da “15 minuti” due sono toscane. Si tratta di Firenze e Livorno, che fanno compagnia a Milano, Torino, Genova e Bologna, dove almeno il 90% della popolazione può soddisfare gran parte delle sue necessità a meno di un quarto d’ora di distanza.
Dato che emerge dallo studio realizzato da Matteo Bruno, Hygor Piaget Monteiro Melo, Bruno Campanelli e Vittorio Loreto, dei Sony Computer Science Laboratories – Rome in collaborazione con Sapienza Università di Roma e il Centro Ricerche Enrico Fermi, e pubblicato questa settimana su Nature Cities. Il concetto di “città a un quarto d’ora” ha preso piede durante la pandemia di Covid-19, quando il lockdown ha portato a porre l’accento sui servizi locali. Da allora, è stato adottato da decine di sindaci in tutto il mondo, diventando al contempo oggetto di numerose teorie cospirative su Internet.
Per scoprire quali sono le città che più si avvicinano a questo modello, un team di ricercatori italiani è partito da un database di circa 10.000 città in tutto il mondo. Hanno poi utilizzato mappe ad accesso libero per calcolare la distanza che i loro abitanti dovrebbero percorrere per raggiungere, ad esempio, negozi, ristoranti, scuole e centri sanitari.“La città di un quarto d’ora viene spesso presentata come un’utopia, ma non lo è”, ha affermato Bruno, ma come ha osservato Monteiro Melo “in molti casi ci sono enormi differenze tra il centro e la periferia”.
Tra le città toscane prese in esame ci sono anche Arezzo, Grosseto, Massa, Pisa e Prato. Quest’ultime due si avvicinano di molto alle soglie soddisfacenti indicate.