BAGNI DI LUCCA – Gli atleti gareggiano in questa calda estate alle Olimpiadi di Parigi e qualche volta vincono.
Poi, se ottengono l’agognata medaglia, oro argento o bronzo, festeggiano e quando tornano a casa vengono accolti con tutti gli onori dalle proprie comunità. È normale e anzi persino doveroso. Quante sono le città, i paesi che possono vantare una medaglia olimpica? Poche. E allora meglio festeggiare i campioni.
Il Comune di Carrara (Massa Carrara), ad esempio, ha deciso che assegnerà l’Alta benemerenza civica a Lorenzo Musetti, il tennista che pochi giorni fa ha ottenuto la medaglia di bronzo, dietro due mostri sacri come Novak Djokovic e Carlos Alcaraz. «Sarà per noi un onore e un grande piacere assegnare l’alta benemerenza civica a Lorenzo Musetti non appena i suoi impegni agonistici gli premetteranno di venire in città – sottolinea in una nota il presidente del Consiglio Comunale, Cristiano Bottici -. Il prestigioso riconoscimento sarà consegnato, spiega, in palazzo Civico. Gli fa eco la sindaca di Carrara Serena Arrighi: «Subito dopo la conquista della medaglia olimpica – spiega la prima cittadina – ho avuto modo di complimentarmi personalmente con i familiari di Musetti e rinnovargli tramite loro l’invito a venire in Comune per la cerimonia di conferimento dell’Alta benemerenza civica. Con i suoi risultati sportivi, ma prima ancora con il suo modo di essere fuori dal campo Lorenzo Musetti porta in alto il nome di Carrara in tutto il mondo e sarà per noi un grande orgoglio premiarlo a nome di tutti i carrarini».
Tutto bene, dunque, del resto l’Italia non otteneva una medaglia nel tennis alle Olimpiadi da 100 anni quando a conquistare il bronzo fu Uberto de Morpurgo. Ma i problemi sorgono quando l’atleta è nata in un Comune ma magari vive in un altro. Come Jasmine Paolini, oro sempre nel tennis nel doppio femminile con Sara Errani. E allora cominciano a riemergere i campanili tipici della nostra amata Toscana. A consegnarle il premio civico sarà allora il sindaco di Castelnuovo Garfagnana, dove la Paolini è nata nel 1996 o di Bagni di Lucca, dove è cresciuta e vive?
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La notizia dello “scontro” tra i sindaci Paolo Michelini (Bagni di Lucca) e Andrea Tagliasacchi (Castelnuovo Garfagnana) la riporta stamani Il Tirreno, dove il primo si dice infastidito dalla attenzione del secondo, reo di aver fatto inserire il volto sorridente di Jasmine nel museo multimediale di Castelnuovo insieme a cittadini illustri come Ludovico Ariosto e Fosco Maraini. “Lì è solo nata”, spiega. Poi ricorda come l’atleta sia sempre vissuta, sia andata a scuola e abbia cominciato a giocare a tennis sui campi del circolo Mirafiume di Bagni di Lucca. “In un altro Comune è semplicemente nata – spiega – come tante persone di Comuni della Valle privi di ospedale. Poteva nascere anche a Barga o a Lucca. “Non vedo il senso della polemica “, risponde il curatore del museo, Luca Dini.
A questo punto non rimane che attendere il ritorno a casa di Jasmine Paolini. Sarà lei a decidere. Quando si tocca una medaglia d’oro bisogna fare attenzione.