FIRENZE – Ci sono il cuore e la classe di Jasmine Paolini e di Sara Errani nel primo storico oro in un’Olimpiade per il tennis italiano e, naturalmente c’è anche un po’ di Toscana, quella Garfagnana che ha dato i natali alla giovane Jasmine che poi si è formata nei circoli tennistici della provincia di Lucca.

Un match al cardiopalma quello contro le tenniste russe che aveva visto inizialmente le due tenniste italiane partire con il freno a mano tirato perdendo il primo set per poi sciogliersi punto dopo punto fino al meritato trionfo.

“La Regione è grata a Jasmine ed a tutti coloro che in questi giorni stanno portando in alto il nome della Toscana nello sport a livello mondiale. Sempre ieri sera lo schermidore Filippo Macchi, già ringraziato in occasione dell’argento conquistato a livello individuale, è salito nuovamente sul secondo gradino del podio nella gara a squadre di fioretto” ha detto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani.

La Paolini è nata a Castelnuovo Garfagnana da padre di Lucca e madre polacca, quest’ultima a sua volta metà polacca e metà ghanese. È cresciuta a Bagni di Lucca. In carriera ha vinto due tornei del circuito maggiore in singolare, tra cui il Wta 1000 di Dubai, terza italiana di sempre, dopo Flavia Pennetta Camila Giorgi, ad aggiudicarsi un torneo di tale categoria. Nei tornei del Grande Slam, in singolare, è arrivata in finale al Roland Garros ed a Wimbledon. Quest’anno all’Open di Francia ha disputato l’ultimo atto anche in doppio, al fianco della Errani, con la quale ieri si è aggiudicata l’oro ai Giochi olimpici di Parigi.

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