FIRENZE – Il giornalista del Corriere Fiorentino, Simone Innocenti, è indagato dalla Procura di Firenze per “rivelazione e utilizzazione di segreto d’ufficio”.
Nei confronti del giornalista sono scattate le perquisizioni a casa e in redazione in seguito a un articolo dello scorso 17 maggio in merito alla carabiniera suicida alla scuola Marescialli di Firenze.
Questa mattina nei confronti del cronista sono scattate le perquisizioni a casa e in redazione da parte della Polizia e alla presenza del Pm che esegue le indagini, anche sui Pc e cellulari del giornalista.
L’Ordine dei giornalisti della Toscana “esprime preoccupazione e sconcerto”. Il presidente di Odg Toscana Giampaolo Marchini, insieme al consiglio, esprimono sconcerto per la notizia delle perquisizioni a casa e in redazione del collega del Corriere Fiorentino, Simone Innocenti in merito alla fuga di notizie sull’inchiesta sul suicidio di una allieva della Scuola Marescialli di Firenze. Marchini “richiama il diritto di ogni giornalista alla tutela della segretezza delle fonti e condanna con fermezza “tutti gli atti volti a limitare l’esercizio della nostra professione”. «Le perquisizioni legate allo svolgimento della professione giornalistica – si legge in una nota – sono state recentemente condannate dalla Corte europea di Strasburgo, la quale ha sancito il diritto alla tutela del segreto sulle fonti come condizione irrinunciabile a garanzia della libertà di stampa, che costituisce valore di interesse generale. Come di recente ha ricordato anche il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella».
«Trovo inaccettabile che si perquisisca un giornalista, la sua casa e una redazione per una
non meglio specificata fuga di notizie. Il cronista del Corriere Fiorentino, Simone Innocenti, cui va la nostra solidarietà, ha svolto il suo mestiere riportando un fatto di interesse pubblico ottenuto da fonte verificata. Non si comprende quindi l’accusa di concorso in rivelazione di segreto d’ufficio che non può certo riguardare il giornalista che esercita il diritto di cronaca e agisce in base alla tutela del segreto professionale sancito dalla legge italiana e dal diritto europeo», così in una nota Carlo Bartoli, presidente nazionale dell’Ordine dei giornalisti.
Nordio: Non censurare i giornalisti per la diffusione di notizie riservate. La colpa è di chi non vigila
Sulla stessa lunghezza d’onda anche Federazione Nazionale della Stampa e Associazione Stampa Toscana che parlano di “irruzione” e «condannano senza mezzi termini l’irruzione, avvenuta nel pomeriggio di oggi, 31 luglio 2024, nella sede del Corriere Fiorentino da parte di un magistrato e di cinque poliziotti che hanno sequestrato cellulare e computer del cronista Simone Innocenti al quale è stata perquisita anche l’abitazione. L’indagine, a quanto pare, è mirata a far luce su una fuga di notizie, con presunta rivelazione di segreto d’ufficio, a cario di pubblici ufficiali, riguardante le cause della morte di un’allieva della scuola marescialli di Firenze. Anche il collega Innocenti risulterebbe al momento indagato». La segreteria generale della Fnsi, Alessandra Costante e il presidente di Assostampa Toscana, Sandro Bennucci, insieme a tutti gli organismi dirigenti del sindacato regionale, contestano «i metodi messi in atto, ancora una volta, ai danni di un giornalista e manifestano solidarietà a vicinanza a Simone Innocenti, al direttore Roberto De Ponti e a tutta la redazione del Corriere Fiorentino».